Il contrasto tra magistratura e politica ancora persevera - Le Cronache
Ultimora

Il contrasto tra magistratura e politica ancora persevera

Il contrasto tra magistratura e politica ancora persevera

di Marzia Ferraioli
Il contrasto tra magistratura e politica ancora persevera; altre polemiche si riattiveranno e nuove necessità saranno richieste. Intanto guardiamo a un “equilibrio che ancora non c’è” : i “complotti” non mancano e spero siano in pochi a non rendersene conto. Si guardi al “concorso esterno” ( quello ampiamente disciplinato dal codice e ben noto ai cultori del diritto) esposto, (per non dire “impedito” ) al Ministro della Giustizia , “in termini di vaghezza e di interminatezza”. Ma chi lo dice? E chi ha deciso di considerare un “articolo di legge, in ragione di scelte ritenute del tutto discrezionali”? Discrezionalità o sofismi sembrano inciampare in una “formula normativa” atta a dar spazio ad una “discrezionalità del tutto soggettiva”!! Un Ministro “può agire in sede legislativa”? È’stato detto e scritto che il controllo attiene a “ sfere di intervento istituzionale riservate . Un allarme che incide, su “eventuali complotti” , spesso presenti nel nostro Paese! Pare che si aggirino protocolli più rigorosi “mentre il dispositivo è di sfuggente identita”. Vi e’ Chi chiede il rispetto dovuto alla giurisprudenza e vi è Chi (il Ministro della Giustizia) “non può agire in sede legislativa”. Quanto a me … posso solo domandarmi” che fine ha fatto l’agenda Nordio, che gira da una tv all’altra” … ? Se la suddetta agenda, stilata dal Ministro della Giustizia, resti ferma secondo le indicazioni già date. Se sto ( stiamo) seguendo un Eccellente Magistrato (esperto del diritto; noto all’intero contesto processualpenalistico e apprezzato, in ragione di un bel po’ di anni di lavoro) che non nasce all’improvviso con la veste di Ministro, in quanto “massimamente considerato” e “nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Presidente della Repubblica” . E dunque. Chi dovesse ritrovarsi in un inciampo, alimentato e malamente diffuso, ignori le chiacchiere da “comari del tempo che fu”. Il Ministro della Giustizia, nolente o volente, terra’ fermo il programma già stilato e già consegnato al Presidente del Consiglio dei Ministri. Stiano tranquilli, dunque, sia i magistrati di “nuovo conio” e gli ex colleghi del Ministro Nordio: nessuno ignorerà le direttive già scritte nella suddetta importante agenda.