di Andrea Pellegrino
Porte girevoli all’Asl di via Nizza. E’ bastato un concorso per piazzare quasi otto persone in diverse strutture sanitarie dell’azienda ed anche della Regione Campania. La vicenda è abbastanza complessa e al Tar pendono già due ricorsi contro il bando e l’intera procedura concorsuale. Praticamente, l’azienda sanitaria di Salerno ha bandito un concorso nel 2013, conclusosi nel 2016, per l’assunzione di un dirigente amministrativo per la copertura di un posto per l’unità operativa “Reporting e contabilità direzionale” ma poi ha utilizzato la graduatoria per far ben altro, senza neppure coprire, al momento, la posizione richiesta che dovrebbe essere occupata dalla vincitrice Marianna Fiocco. Il successivo scorrimento della graduatoria è avvenuto, invece, per coprire posti dirigenziali (quattro in tutto) sempre di profilo amministrativo che nulla hanno a che vedere con quello individuato nel bando. Infatti uno sarebbe stato dirottato verso gli affari generali, l’altro verso il personale e l’altro ancora al provveditorato. Tutte funzioni ben diverse da quelle individuate dal concorso e quindi dalle prove individuate dalla commissione giudicatrice, la cui graduatoria è stata approvata ed utilizzata dall’allora commissario straordinario dell’Asl Antonio Postiglione, oggi super dirigente del settore sanità della Regione Campania, per sopperire a “una grave carenza di personale dirigente amministrativo”. Ma c’è di più: alcuni dei “fortunati” ripescati sarebbero stati dislocati in altre strutture, due in particolare comandati presso l’Asl Napoli 1 ed un altro collocato in aspettativa a seguito dell’incarico di responsabile del personale presso la direzione generale per la tutela della salute della Regione Campania. Così, il 25 gennaio, sempre a seguito di una carenza di personale (dovuta anche a comandi, distacchi e quant’altro), l’Asl ha riutilizzato la stessa graduatoria per immettere in ruolo, con contratto a tempo indeterminato, altre tre persone. Tutto ciò nel mentre non si conosce la sorte del concorso originario impugnato davanti al Tribunale amministrativo. Ma non si esclude che le carte possano essere già sotto la lente della Procura della Repubblica ed anche della Corte dei Conti.