Erika Noschese
I 30 minori non accompagnati non saranno ospitati presso una struttura privata di Pastorano. La decisione è stata presa nei giorni scorsi, al termine di una riunione tra cittadini e amministratori locali. Dunque, ancor prima dell’incontro tenutosi nella serata di domenica in via Galdi con la Lega di Salerno, il Comune aveva provveduto a bloccare l’arrivo dei giovani migranti. In Prefettura, non vi sarebbe alcune richiesta e l’amministrazione comunale di Salerno non avrebbe approvato alcuna istanza per il trasferimento. L’ingegnere di Pontecagnano – che avrebbe dovuto farsi carico dei ragazzini – avrebbe inoltrato una richiesta per ottenere dei fondi ma l’iter sarebbe stato bloccato, senza alcuna approvazione. A far scattare la polemica alcuni residenti della zona che avevano chiesto l’intervento del coordinatore cittadino di Salerno, della Lega, Cristian Santoro. I migranti non accompagnati avrebbero trovato posto presso un’abitazione privata acquistata all’asta da un 25enne di Salerno e poi ceduta, secondo indiscrezioni, a titolo gratuito all’ingegnere che si è occupato dell’abitazione, pagando le spese del super condominio per poi trasformare la casa in una struttura turistico ricettiva, scontrandosi con il parere contrario degli altri condomini che fin da subito si sono opposti all’arrivo dei minori anche in virtù del fatto che secondo regole condominiali ben precise, non era possibile cambiare la destinazione d’uso delle abitazioni, impedendo dunque la trasformazione in B&B o strutture turistico ricettive come invece è poi avvenuto. La frazione di Pastorano non accoglierà i trenta minori non accompagnati e l’abitazione messa a loro disposizione da un privato cittadino resterà ancora vuota, in attesa magari di un’altra destinazione. Nella serata di domenica i residenti avevano deciso di dar vita ad un presidio permanenete per bloccare l’eventuale arrivo dei mezzi di trasporto che avrebbero condotto i giovani sul posto ma, quanto pare, non è necessario.