di Erika Noschese
Il 2019 sarà l’anno della svolta per la sanità in Campania, parola di Vincenzo De Luca. Il governatore della Regione Campania punta tutto sul nuovo ospedale perché, ha ribadito ancora una volta, tra non più di 5 anni, l’attuale azienda ospedaliera sarà totalmente ingestibile. Il progetto ancora non c’è – e non ci sarà prima di un anno – ma si è già tenuta la prima Conferenza dei Servizi per entrare nel vivo della realizzazione della nuova struttura che vedrà la luce, salvo problemi, fra 5 anni all’incirca. Ma l’anno nuovo preannuncia non poche novità, come ha sottolineato ieri mattina il numero uno di Palazzo Santa Luci, intervenuto al Ruggi in occasione della presentazione del calendario aziendale che mira a promuovere la donazione di organi, sangue e tessuti. «Abbiamo approvato finalmente, dopo anni e anni, il piano ospedaliero. L’approvazione del piano ospedaliero della Regione significa cose molto semplici ma decisive, cioè poter stabilizzare migliaia di precari che stanno lavorando da 15 anni, in qualche caso, nei nostri ospedali; significa poter varare un piano per nuove assunzioni per 4mila dipendenti. Sapete che abbiamo perso in questi 7-8 anni 13mila500 dipendenti – ha dichiarato De Luca – Abbiamo la possibilità di varare decine e decine di concorsi, oltre quelli che già stiamo facendo e abbiamo poi la possibilità di dedicarci al miglioramento del servizio alla persona, quindi riduzione ulteriore delle liste di attesa e miglioramento del servizio ai singoli cittadini. Dunque si apre un 2019 impegnativo: credo che cominceremo ad imboccare la strada che ci porterà ad essere tra le prime sanità d’Italia». Il governatore non ha mancato di sottolineare come l’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona possa vantare oggi primati nazionali: «Già oggi, per alcune branche, noi siamo tra i primi d’Italia: siamo qui al Ruggi d’Aragona, uno degli ospedali d’eccellenza nazionale ed europeo per quanto riguarda la cardiochirurgia; abbiamo realtà di eccellenza al Pascale, al Cardarelli, al Santobono, all’Ospedale dei Colli. A volte immagini che troviamo sulla stampa sono falsificatrici di una realtà che è eccezionale in tanti casi. Dunque, un anno impegnativo: dobbiamo continuare ad andare avanti così, con grande tranquillità: credo che stiamo uscendo dalla fase di emergenza che ha vissuto la sanità campana per 10 anni», ha infatti dichiarato De Luca che, ancora una volta, non ha risparmiato accuse al Movimento 5 Stelle e al ministro della Salute, Giulia Grillo che non avrebbe fornito alcuna risposta in merito al costo complessivo delle risorse destinate alla sanità italiana. «Fra un tweet e l’altro ci avviamo verso la rottura dell’unità nazionale», ha attaccato ancora il governatore che parla di mesi difficili per la tutela delle regioni del sud «ma noi della Campania lo facciamo a testa alta». E tra le varie polemiche, l’imancabile riferimento all’ospedale San Giovanni Bosco per la presenza di formiche sul volto di una donna dello Sri Lanka: «Le formiche, tipo colonia, scendono dalla nave da crociera? Quando fuori c’è solo un grado? Ma siamo seri – ha infatti dichiarato De Luca – Una donna gira 10 minuti di video e che fa? Lo pubblica sui social invece di chiamare un infermiere e denunciare il tutto». Intanto, gli obiettivi, per la Regione Campania sono tanti, come raggiungere punteggi elevati nella griglia Lea, l’approvazione del piano Pma, essere all’altezza per gli screen oncologici e chiudere i contenziosi con i debiti. Ma, ha voluto sottolineare De Luca, «dobbiamo investire nell’attuale ospedale perchè non possiamo aspettare il nuovo nosocomio. La Regione autorizza tutto», ha poi aggiunto il presidente della Regione che chiede un piano di transizione per la gestione dell’ospedale in questi anni.