Dopo l’annuncio fatto a Salerno lo scorso luglio, il presidente di Unioncamere e Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete, presenterà insieme al ministro Adolfo Urso la seconda edizione di AgriFood Future. L’incontro, a cui parteciperà anche il direttore scientifico della manifestazione, Alex Giordano, si terrà mercoledì 4 settembre presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il dicastero presieduto da D’Urso ha, inoltre, concesso il proprio patrocinio alla manifestazione che può fregiarsi anche dell’Alto Patrocinio del Parlamento europeo, del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, della Regione Campania e del Comune di Salerno, oltre ad avere come partner tecnologico Google con il suo progetto “IA per il Made in Italy”. Un segnale forte e tangibile di come Enti, Istituzioni e imprese siano consapevoli dell’importanza di sostenere un evento che intende affrontare le sfide che il comparto agroalimentare italiano deve superare per contribuire a sfamare una popolazione mondiale che va verso i 10 miliardi di individui, facendo affidamento su ecosistemi posti sotto pressione da un cambiamento climatico che è esso stesso effetto dell’eccessivo sfruttamento delle risorse e della forte antropizzazione in atto. Da domenica 8 e sino al 10 settembre AgriFood Future accenderà i riflettori sulla città di Salerno che per prima, con la sua Scuola Medica, ha elevato il cibo a rimedio per una vita sana, concetto che si ritrova tra i fondamenti della Dieta Mediterranea. Un territorio simbolo, rappresentativo di quell’Italia capace d’innovare ed esportare, che trae la sua forza da produzioni tipiche a marchio di qualità, figlie di pratiche tradizionali capaci, però, di proiettarsi nei mercati internazionali. Il luogo ideale dove rendere visibile l’interconnessione tra dinamiche planetarie e peculiarità iperlocali. Promosso da UnionCamere e dalla Camera di Commercio di Salerno AgriFood Future intende analizzare problemi e valutare soluzioni, anche utilizzando le nuove opportunità tecnologiche suggerite dall’intelligenza artificiale, per favorire la sostenibilità ambientale delle produzioni e la redditività delle imprese. Un evento che punta, con la direzione scientifica di Alex Giordano, alla costruzione di un Foodsystem 5.0 il quale si deve orientare non solo all’applicazione massiccia di tecnologie al sistema di produzione, distribuzione e consumo del cibo, ma piuttosto a un nuovo paradigma che vede nelle tecnologie la possibilità d’inventare soluzioni diverse, più sostenibili e giuste, lungo tutta la filiera del cibo adattandola a uno scenario diverso da quello nel quale le aziende agroalimentari hanno operato per decenni.
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