di Carmine LANDI
BATTIPAGLIA. «Noi coi brogli non c’entriamo nulla»: parola di Giuseppe Salvatore, giovanissimo coordinatore provinciale dei giovani di Forza Italia, nonché primo eletto di un Forum dei Giovani che, per il momento, resta soltanto un miraggio. Il ventiduenne, sollecitato dalle domande dei giornalisti, ha approfittato della conferenza stampa che s’è tenuta ieri mattina nella sede di via Calatafimi per far chiarezza sulla controversa quaestio e anche sui clamorosi ritardi per la nomina degli eletti: «ci sono state delle frenate di ordine amministrativo; noi abbiamo richiesto l’accesso agli atti, ma per ora c’è stato negato».
Sulle vicende elettorali che il 22 e il 23 novembre portarono l’ex-segretario cittadino dei forzisti in erba a registrare un successo clamoroso (ben 485 voti) sui suoi competitor, se ne son dette tante: molti battipagliesi (in primis gli esponenti di Etica per il buon governo, il movimento civico di Cecilia Francese) parlarono di una tornata elettorale macchiata da losche ombre. Gli azzurri, però, proprio non ci stanno ad accettare i pettegolezzi che la fanno da padrona in città: «abbiamo semplicemente presentato un programma – ha proseguito Salvatore – che ha appassionato tantissimi giovani tra i quindici e i trent’anni, che hanno voluto dare una bellissima risposta».
Al coordinatore provinciale, braccio destro di Mara Carfagna (è stato proprio lui a portarla due giorni fa all’ateneo universitario di Fisciano), fa eco il nuovo segretario cittadino, Alfonso Pacella: «queste accuse – ha dichiarato il numero uno cittadino dei giovani forzisti – non vanno prese in considerazione, dal momento che il trionfo è stato diretta conseguenza di una campagna elettorale molto più efficace rispetto a quelle degli altri candidati».
Del coinvolgimento attivo dei cittadini, in effetti, i giovani del centrodestra stanno facendo un vero e proprio cavallo di battaglia: lo dimostra “#tourquartieridomani”, la simpatica iniziativa che i ragazzi di via Calatafimi hanno portato avanti negli ultimi mesi, raccogliendo all’interno dei vari quartieri i bigliettini di denuncia dei cittadini, così da presentare a Battipaglia e all’amministrazione un valido quadro risolutivo.
A render dettagliatamente conto del tour, oltre a Pacella e Salvatore, c’erano Lorenzo Forlano, Emilio Del Vecchio e Giuseppe Bonaparte, alcuni dei giovani maggiormente addentro alla vita politica del partito.
«Le tre problematiche che son venute più insistentemente alla ribalta – ha spiegato Forlano – sono la carenza di una valida impiantistica di illuminazione nelle zone di Aversana, del Parco delle Magnolie e dell’Idrovora, le pessime condizioni del manto stradale e le microdiscariche che qualche cittadino sprovvisto di senso civico ha disseminato per l’intera città».
Del Vecchio, invece, ha focalizzato le proprie attenzioni sulla località Aversana: «i cittadini reclamano a gran voce la realizzazione di un centro di aggregazione vero e proprio, perché al momento lì c’è solo la parrocchia; bisogna, inoltre, potenziare l’agricoltura, e si spera che il tavolo di discussione tra Selecoast e i comuni di Battipaglia, Pontecagnano e Eboli possa rivelarsi particolarmente utile in tal senso».
Della zona nevralgica, invece, parla Bonaparte: «bisogna far sì che il commercio venga riqualificato, anche attraverso piccoli gesti, come la concessione di un pass per il parcheggio agli esercenti, che quotidianamente son costretti a versare cinque euro all’interno del parchimetro; è necessario, inoltre, affrontare il problema della sicurezza, soprattutto alla stazione, dove ogni sera tipi poco raccomandabili ne combinano di tutti i colori».
«Stiamo facendo una vera e propria battaglia – ha dichiarato Pacella – sul degrado della villa comunale di via Domodossola: il blitz “Peter Pan”, che ha condotto in carcere numerosi giovani che spacciavano in villa, ci ha dato ragione; speriamo, dunque, che Gerlando Iorio e suoi si attivino per la riqualificazione, e che, inoltre, concedano alla cittadinanza un centro studi degno di tal nome, come agogniamo da anni».
«C’è chi dice – conclude Salvatore – che la politica sia lontana dai cittadini; noi stiamo tra la gente». Largo ai giovani?