di Salvatore Memoli
Le notizie quotidiane sullo stato di salute della politica nel salernitano fanno rabbrividire. Credo che, nemmeno durante la fase di Mani pulite, il cittadino veniva aggredito con grave pregiudizio dei principi morali di una comunità da un numero elevato di incriminazioni di persone che vive nella Pubblica amministrazione.
Che cosa succede nel salernitano e che cosa ha portato tanti pubblici amministratori ad abbassare il livello di moralità nell’esercizio delle funzioni pubbliche? Quesito che non ha una risposta semplice e facile. In ogni caso nessuno può sottrarsi ad una riflessione vigorosa su quanto accade e su quanto compromette la credibilità di istituzioni, personale politico e burocratico. Le risposte spesso non arrivano e il ritardo accende le fantasie delle persone che si mescolano alle notizie che a sprazzi fanno assurgere persone più o meno autorevoli alla cronaca giudiziaria. Il cittadino non ha tutte le informazioni sebbene molti dei fatti siano coperti dal grado dell’istruttoria giudiziaria. La stampa fa il suo dovere ed il lettore attento ha imparato a leggere tra le righe di veline che informano sullo stato dell’arte. Gli ultimi episodi giudiziari dovrebbero far tremare le vene ai polsi se la gravità delle imputazioni dovesse essere confermata in futuro. Per l’ampiezza dei territori coinvolti, per la gravità dei fatti imputati, per i danni alle Pubbliche amministrazioni, per l’importanza istituzionale di enti e nomi coinvolti e per l’incisività dei danni in ragione alla parte economica interessata dalle condotte criminose. Ma vi é di più! Sembra che le coperture di cui si siano avvalsi i presunti autori delle condotte sanzionate abbiano registrato il coinvolgimento di pezzi di persone appartenenti alle più alte istituzioni repubblicane. Ovviamente se ciò dovesse essere confermato si tratterebbe di condotte nocive attribuite a persone ben precise e non coinvolgono le istituzioni alle quali appartengono. Ma quando si fa riferimento a magistrati/giudici scatta l’allarme e chiunque vuole sapere chi si nasconde dietro queste collaborazioni malate con gli imputati e soprattutto di che tipi di interessi si parla. Tutti abbiamo motivo di avere fiducia nella nostra magistratura ma se così non fosse, l’aria si fa malsana ed inquinante. Isolare i responsabili, farli conoscere ed allontanarli dai loro incarichi si rende necessario ed improcrastinabile.
Certo, la Procura ha una bella gatta da pelare, accelerare atti giudiziari necessari non è fretta ma un’utile risposta di garanzia per tutti i cittadini. I danni che ricadono sulla società con queste condotte sono frustranti ed avvilenti ed incidono sul giudizio che i cittadini danno su tutti.
Per questo motivo Procura e Politica debbono incrociare gli sforzi comuni di restituire alla società una macchina amministrativa ed un personale politico irreprensibile. Lo esige la vivibilità quotidiana ed inoltre la necessità di restituire soprattutto alle giovani generazioni segnali chiari di censura di quanto si registra contro chi viola le leggi e avvilisce le regole democratiche.
La Politica deve dare un segnale chiaro, mettere in pausa gli imputati, sospendere ogni giudizio su di loro in attesa di giudizio mentre conferisce dignità al lavoro di chi vive ancora con entusiasmo e genuinità l’impegno della vita pubblica.
Basta con le finte solidarietà ed indifferenza che lasciano presagire omertose correità. Diciamolo chiaramente, per come lo conosciamo da sempre, De Luca non può tacere per prudenza! Disgustano anche le sole notizie di presunte responsabilità di uomini del suo apparato. Il Governatore non é un giudice e non può condannare, deve garantire la solidarietà della circostanza agli imputati ma deve con chiarezza anticipare un giudizio severo, senza sconti e tranchante contro chi si fosse macchiato di comportamenti delittuosi che fanno di queste persone dei semplici « mariuoli ». Per salvare un corpo sano occorre sacrificare un arto putrescente, con fermezza e chiarezza.
De Luca ha sempre fatto così quando uno dei suoi veniva imputato, ha sempre sottolineato che la responsabilità di atti, comportamenti e scelte politiche e gestionali é individuale. Ognuno risponde, in prima persona di errori!
É ancora così per te caro De Luca oppure questi atti contestati dalla Procura non sono ascrivibili a condotte e decisioni individuali?!
Noi vogliamo che De Luca si esponga e sostenga la Procura nella sua ricerca della verità! Lo farà? Personalmente penso di sì ed allontano qualsiasi dubbio. Ma sia chiaro che a lui non é consentita nessuna ambiguità! In caso contrario abbiamo veramente tante difficoltà a ragionare serenamente.