Carcere e riforma della giustizia: i penalisti salernitano tornano ad incrociare le braccia e lo fanno proclamando una nuova settimana di astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria. Toghe appese al chiodo, quindi per i giorni 16-20 settembre al fine di dare una “scossa” affinché si realizzi, finalmente, una riforma significativa in tema di giustizia che, come l’Unione sottolinea da tempo, deve essere una riforma di struttura.
Per il 16 settembre è stata anche indetta la giornata nazionale di raccolta firme per la campagna referendaria di cui l’Unione è tra i promotori. «E’ un’astensione giusta e sana, che condividiamo appieno – ha sottolineato l’avvocato Luigi Gargiulo, vice presidente della camera penale di Salerno – perché, come si legge nella parte motiva della delibera dell’U.C.P.I., sebbene il ripristino di un grado minimo di civiltà delle carceri rappresenti uno dei punti fondanti del programma di Governo, non sono state licenziate, fin qui, misure davvero efficaci per fronteggiare l’emergenza carceraria».
Non bisogna infatti dimenticare che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ha stigmatizzato, più volte e con fermezza, la situazione carceraria esistente nel nostro Paese, causa i trattamenti degradanti dei carcerati causati dal sovraffollamento. Ma la protesta degli avvocati si estende anche alla riforma giudiziaria che prevede l’accorpamento delle sezioni distaccate (Amalfi, Eboli e Montecorvino Rovella) presso la sede centrale del tribunale di Salerno dove confluirà una mole enorme di procedimenti giudiziari che rischiano di mandare in tilt l’intero sistema. Si va quindi incontro ad una paralisi che neppure il prossimo completamento dei primi edifici della Cittadella Giudiziaria (i ritardi nel completamento dei lavori sono ormai sotto gli occhi di tutti) da solo basterebbe per migliorare la situazione. Al centro della protesta degli avvocati salernitani vi è anche la soppressione del tribunale di Sala Consilina che sarà accorpato con Lagonegro.