Giuseppe Provenza: “Il Comune bocciato per i suoi progetti” - Le Cronache
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Giuseppe Provenza: “Il Comune bocciato per i suoi progetti”

Giuseppe Provenza: “Il Comune bocciato per i suoi progetti”

di Luca Capacchione

Dalle scorse elezioni amministrative sono passati dieci mesi e a Battipaglia la discussione politica imperversa, soprattutto nelle ultime settimane, su progetti, infrastrutture e sanità. A tracciare un bilancio è stato il consigliere del Gruppo Misto Giuseppe Provenza, che ha reputato negativa l’esperienza della seconda amministrazione della Sindaca Cecilia Francese. Consigliere Provenza, a quasi un anno di consiliatura, qual è il bilancio che fa sull’amministrazione Francese-bis? “La loro campagna elettorale è stata impostata sulla continuità amministrativa. Purtroppo è stato così, ma si tratta di una continuità impacchettata nel nulla. Ancora oggi, l’unica cosa che viene ricordata ancora oggi della passata amministrazione è il lavoro da me fatto sul piano viabilità con i vari interventi, tra cui il semaforo tra Piazza Amendola e Via Italia. Sono stato assessore per un anno con la Francese e dopo il mio abbandono niente si è fatto. Il bilancio purtroppo è negativo: il Comune viene bocciato costantemente, soprattutto nella presentazione di progetti, ma non è una novità. La continuità si è proposta anche in questo ed è un danno permanente alla città, che oggi potrebbe essere sviluppata con i fondi PNRR, ma invece guarda al domani senza prospettiva e programmazione. Il problema sta nell’azione politica, perché questi continui no sono fonte di ignoranza amministrativa dell’intera gestione politica stessa. Ultimamente abbiamo letto di performance dei nostri dirigenti sempre raggiunte al 100%, ma senza il raggiungimento di obiettivi concreti, che la parte politica non ha mai imposto in modo pieno e serio, accontentandosi del minimo. Bisogna intervenire sui meccanismi premiali, in primis, per non rimanere indietro. L’azione di una Sindaca che è ricopre la propria carica da sei anni è da considerarsi esperta e i non sapevo non sono ammissibili. D’altra parte, mancano assessori chiave in giunta e con la chiara instabilità degli attuali componenti poco si può fare e poco si potrà programmare. Unica nota positiva è la partenza del Forum dei Giovani: è stato un bel momento di democrazia per i ragazzi e devo dire che anche la macchina amministrativa ha saputo affrontare bene la sfida, facendosi trovare pronta”. La mancata approvazione dei progetti può essere frutto di una carenza di rapporti tra l’amministrazione e le altre parti istituzionali? “Un progetto presentato nei crismi e nel rispetto di tempi e procedure non ha colore politico che tenga. In primis il Presidente della Regione De Luca ha sempre dato massima disponibilità nel finanziare i progetti per Battipaglia. Quando sono stato assessore ai lavori pubblici e inaugurammo il sovrappasso ferroviario, chiesi al Presidente per il finanziamento del sottopasso in via Colombo, un’opera fondamentale dal costo di 9 milioni di euro. Dall’ente regione massima disponibilità, oggi non se ne è fatto più nulla. La Sindaca è andata politicamente ovunque e una scelta del genere non porta chiarezza e stabilità. Sono convinto che farà una scelta alle prossime elezioni politiche e lì avremo tutti una situazione politica generale ben più chiara. Per come si è operato oggi, però, non si va da nessuna parte”. Dal consiglio-zuffa si arriva nella fine del mese a discutere la mozione “ospedale”. La ritiene un mezzo adatto per risolvere i problemi del nosocomio cittadino? “Dopo diverse settimane, arriviamo a discutere una mozione che all’epoca fu dichiarata urgente dalla maggioranza che, mettendosi come sempre in tasca il regolamento, ha ragionato in modo autonomo, senza rispettare le norme. Il mezzo della mozione in Consiglio, per la quale si richiedono interventi alla Sindaca – a quanto pare inascoltata dal direttore dell’ASL Salerno – è al quanto grottesco. La Francese avrebbe fatto bene a convocare tutti i consiglieri per la questione ospedale, che ad oggi si è aggravata ancor di più, per intervenire in modo corale, anche con mezzi eclatanti. La mozione aveva l’obiettivo di spostare l’attenzione dall’ormai nota questione del distributore di carburanti – sulla quale si è verificato il più totale spregio di norme e regolamenti –, che aveva portato tanti cittadini in aula. Lo stesso fece poco più di un anno fa, incatenandosi all’ingresso del nosocomio per spostare l’attenzione dalla perdita di cinque milioni di euro sul rifacimento stradale, che comportò grande rabbia nei cittadini. La maggioranza, che tutti i giorni dialoga con la Sindaca, non ha bisogno di una mozione in consiglio. Hanno tentato la presa in giro e ora ne discuteremo in un consiglio monotematico nella fine di luglio. La questione ospedale c’è ed è grave, ma da cittadino, da politico, credo se servano interventi concreti e, se necessario, anche eclatanti. Sulla pompa di benzina, poi, hanno pasticciato perché si sono trovati una patata bollente in mano, senza i mezzi per contrastare la nostra azione. Anche lì hanno abusato e oltrepassato il regolamento, ma il nostro ricorso al TAR, accompagnati dai cittadini, ci darà ragione”.