A Salerno, in questo anno e mezzo di gestione societaria da parte di Lotito e Mezzaroma, sono passati come meteore decine di calciatori in prova. Un metodo che ha suscitato molte critiche ma che, nel caso di?Gustavo (nella foto), ha dato i frutti sperati. Il ventunenne attaccante carioca è uno dei pezzi pregiati della Salernitana e già diversi club di categoria superiore si sono mossi per chiedere informazioni sul suo conto. Abbiamo chiesto un parere sull’argomento scouting all’agente Fifa Nicola Giuliani, uno dei massimi esperti italiani in materia ed in particolare proprio di calcio sudamericano.
A Salerno si sta mettendo in mostra Gustavo Di Mauro Vagenin, attaccante brasiliano appena ventunenne in grado di ricoprire tutti i ruoli nel reparto offensivo. E’ un elemento che a suo avviso è in grado di raggiungere i livelli più alti?
«E’ un calciatore dotato di una tecnica sopraffina. Ho avuto modo di vederlo in azione in un paio di circostanze e sono convinto che da questo punto di vista il ragazzo ha enormi qualità. Più che altro sono scettico sull’aspetto fisico…».
A suo modo di vedere Gustavo è un po’ troppo “leggerino” e quindi potrebbe soffrire i successivi salti di categoria?
«Con pressioni e difensori di serie B e serie A in questo momento soffrirebbe. Faccio un esempio. Si fa un gran parlare di elementi come Willian, Coutinho. Questi calciatori possono essere considerati top player perchè oltre alla tecnica possiedono una forza muscolare che consente loro di portarsi dietro l’uomo senza soffrire le cariche. Uno dei punti fondamentali del calcio moderno è proprio la fisicità. Ecco, Gustavo dal punto di vista tecnico non si discute, da quello atletico deve crescere ancora e tanto».
Come può migliorare Gustavo?
«E’ compito della società e in particolare del preparatore atletico rafforza il ragazzo a livello muscolare, con allenamenti mirati. Ma sono certo che chi lavora a Salerno lo sa bene e non ha bisogno di consigli».
Gustavo è l’unico ad essere stato pescato dalla società granata tra le decine di elementi giunti in prova alla corte di Perrone in questo anno e mezzo. Secondo lei è un metodo giusto?
«Assolutamente si e spiego il perchè. Per le società consentire a tanti calciatori di provare non comporta nessun costo. Possono essere visionati anche centinaia di elementi in questo modo senza che il club spenda un euro. Poi ti capita di pescare il gioiellino di turno, ad esempio Gustavo, ed invece i ricavi arrivano eccome. In pratica la plusvalenza è assicurata e questo per una società è il massimo. E poi non succede solo in Lega Pro o in B. Guardate le squadre Primavera di Juve, Milan, Inter, Roma e Lazio: sono piene di calciatori giunti dall’estero a costo zero grazie allo scouting. L’importante è affidarsi a persone competenti e professionali».
Proprio lei, in collaborazione con Malù Mpasinkatu, ha organizzato il meeting “Giornata scouting” che si terrà a Cambiano, in provincia di Torino, il 26 novembre. A cosa è mirato?
«E’ una giornata per aspiranti scout dove vogliamo approfondire i rapporti legati ai club dalla serie A alla Lega Pro. In pratica spieghiamo come avere un rapporto diretto con un dirigente di club professionistico. Una cosa è trattare con una società di serie A ed una di Seconda Divisione, che hanno budget e costi di gestione completamente diversi. Inoltre verrà spiegato come cercare il talento, tesserarlo e farlo maturare. E’ un meeting aperto a chi ha conosciuto da poco lo scouting ed ha bisogno di professionalizzarsi».