Giubileo: Tra Via Regia e Cammino giubilare nella diocesi di Amalfi-Cava - Le Cronache Attualità

All’aria aperta tra terre dimenticate, attraversando santuari, luoghi d’arte e di culto caratteristici delle zone interne del nostro Paese. Alcune diocesi italiane, supportate dal Servizio Nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della Conferenza episcopale italiana (Cei), si sono messe in cammino, in quell’Italia lasciata nell’ombra, con un programma di itinerari accessibili per rendere protagonisti comunità, enti locali e persone con e senza disabilità, andando oltre le barriere per promuovere un processo culturale che tenga conto della dimensione comunitaria e pastorale. Dall’apertura della Porta Santa, il 24 dicembre 2024, partiranno tante strade nuove per inaugurare un diverso approccio alle disabilità: “Iniziamo a progettare esperienze e luoghi ‘per tutti’, indipendentemente dalle caratteristiche fisiche, sensoriali, cognitive, anagrafiche, linguistiche e culturali. Il Giubileo serve a provocare un cambiamento” dice suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della Conferenza episcopale italiana (Cei), in un articolo pubblicato sulla rivista SuperAbile Inail di dicembre, che per l’Anno Santo ha lanciato un progetto sull’accessibilità universale: “un programma di cammini interamente accessibili che vogliamo costruire in ogni regione d’Italia con l’aiuto delle comunità, degli enti locali e delle diocesi”. A oggi sono cinque gli itinerari già presentati: ‘E ti vengo a cercare. Cammini verso l’infinito’ nella diocesi di Locri-Gerace (Calabria); ‘Tra Via Regia e Cammino giubilare’ nella diocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni (Campania); ‘Iter Suasanum. Alle radici del cristianesimo’ nella diocesi di Senigallia (Marche); ‘Romanic@mente’ nella diocesi di Campobasso-Bojano (Molise); e ‘Ravenna Mosaici For All. Il volto della speranza risplende nei mosaici di Ravenna’ nella diocesi di Ravenna-Cervia