E’ stata celebrata nei giorni scorsi la “Giornata mondiale del suolo” (“World Soil Day”), il cui obiettivo principale è accrescere e diffondere la sensibilizzazione e l’attenzione su questa risorsa non rinnovabile e fragile. Per l’occasione l’istituto scolastico “Profagri” ha organizzato un seminario convegno rivolto principalmente agli studenti del quinto anno, potenziali tecnici e agronomi del prossimo futuro. Hanno presenziato anche ex-allievi dell’istituto, attualmente iscritti al Corso di laurea in Scienze Agrarie, nonchè tanti esponenti di aziende del settore e di associazioni di categoria. Al tavolo tecnico hanno partecipato il dirigente scolastico Alessandro Turchi, il professore Gianluca Caruso del dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, l’esperto di suolo Vincenzo Michele Sellitto (nella foto)e il professore
Marcello Pippa che ha moderato l’incontro. Nel corso del dibattito è stata sviluppata una moderna interpretazione del concetto di suolo, nell’ottica di una rinnovata, più efficace e adeguata definizione che gli attribuisca il ruolo di organismo vivente, analogamente alle piante e ai microrganismi. “Definire un suolo vivo significa percepire la vita al suo interno e la sua immensa potenzialità di trasformarsi nel nutrimento ideale per la pianta che ospita” ha sottolineato Vincenzo Michele Sellitto, Marketing Manager di Msbiotech, esperto di suolo e tecniche innovative in agricoltura, ma soprattutto profondo conoscitore e divulgatore del substrato vitale indispensabile per la crescita e lo sviluppo sostenibile delle piante. Il suolo è, infatti, un organismo vivente che merita rispetto e tutela, disincentivando l’uso di pesticidi e favorendo invece l’utilizzo di microrganismi per un’agricoltura non inquinante e a resi- duo zero. Il prossimo ventennio prospetta uno scenario che descrive un cambia- mento radicale nel concepimento delle modalità di utilizzazione e valorizzazione del suolo, beneficiando delle recenti scoperte emerse dalla ricerca scientifica in discipline quali la microbiologia agraria. Quest’ultima è corre- lata all’impiego dei microrganismi in grado di abitare il suolo, proteggerlo e fortificarlo nei confronti di funghi o batteri dannosi per le coltivazioni e per l’uomo, nonché stimolare la crescita delle piante, ha ribadito Sellitto. Durante il seminario, Sellitto ha guidato il pubblico in un viaggio virtuale, partendo dal suolo vivo e analizzando le varie interazioni tra piante e microrganismi.