di Sergio Velardo
Lo scorso 18 ottobre è diventata una data storica non solo per l’intero mondo del karate italiano ma in particolare per il piccolo centro dell’agro che ha visto salire sul podio e conquistare la medaglia di bronzo nella categoria 68 kg. un proprio concittadino, il giovanissimo Rosario Ruggiero ai Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires. Si trattava del debutto di questa disciplina alle Olimpiadi e Ruggiero era l’unico italiano a salire sui tatami argentini da numero uno del ranking. L’appuntamento con l’oro è solo rimandato per il valido atleta campano, lui ha lottato fino all’ultimo secondo per vincere il titolo ma si è dovuto accontentare della medaglia di bronzo, orgoglio nazionale. Rosario lega il suo nome alla 40esima medaglia dell’Italia agli Youth Olympics Games. Nella Pool A ha superato l’ucraino Robert Shyroian con un secco 3-0. Lo stop per 7-6 con il belga Quentin Mahauden (vincitore del torneo) non frena il suo percorso. Nel terzo match disputato con il macedone Bojan Boskovic (2-2 ma vinto ai punti) guadagna l’accesso alla semifinale. Lasciava strada poi al marocchino Yassine Sekouri, che si impone per 5-0. Ruggiero merita di diritto la medaglia di bronzo, entrando a titolo definitivo nella storia. Entusiasti del risultato ottenuto il suo attuale coach delle Fiamme Oro Cristian Verrecchia così come il suo storico maestro, Antonio Califano della pluripremiata Shirai Club di San Valentino Torio. Per Califano si tratta di un’emozione indescrivibile: “abbiamo vissuto quei momenti in maniera intensa e con le lacrime agli occhi, è come se un mio figlio avesse conquistato una medaglia alle Olimpiadi, noi abbiamo organizzato nella centralissima Piazza Amendola di san Valentino Torio un ritrovo per amici e parenti che volessero condividere con noi queste emozioni e ne è valsa la pena, infine domenica abbiamo festeggiato come era giusto con la gradita presenza e gli auguri del parroco don Alessandro Cirillo al nostro campione”. Per il giovanissimo sanvalentinese è una gioia indescrivibile: “sarei stato già felice solo a partecipare come unico italiano ma l’aver portato a casa una medaglia mi ha riempito di orgoglio, certo avrei preferito l’oro, ma ci riproverò, ringrazio il mio attuale coach così come il maestro Califano che mi ha formato finora e ringrazio il mio paese e la mia famiglia perché senza il loro sostegno ed appoggio non avrei mai potuto raggiungere questi risultati, do appuntamento a tutti alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020”.