La famiglia Passariello è conosciuta a Pagani: il padre di Giuseppe è uno stimato pizzaiolo
La morte della piccola Io- landa ha aperto uno squarcio sulla vita della famiglia Pas- sariello. La mamma, Imma- colata Monti, 35 anni di Angri, il padre Giuseppe Passariello di Pagani, un passato difficile tra tossicodipendenza e altri guai. Con un altro figlio di 4 anni a carico. Eppure la famiglia Passariello a Pagani è conosciuta, il papà è uno storico pizzaiolo, lavoratore, dicono i suoi amici. Forse quel divorzio di circa 20 anni con la moglie, ha inciso sulla crescita del figlio. E ieri si sono visti non solo un avviso di garanzia per concorso in omicidio – ma hanno trascorso l’intera giornata in caserma, prima come persone informate sui fatti e dopo, appunto, indagati. Mentre il Pm Lenza coordinava le indagini per acquisire elementi ulteriori ai fini del- l’indagine, i coniugi sono stati in pratica “sotto osservazione” da parte degli investigatori. La loro posizione è stata subito nel cono delle Forze dell’Ordine ma evi- densamente è mancato quell’elemento per scagionarli o arrestarli. Nel po- meriggio sono stati ascoltati i familiari della piccola, gli stessi assistenti sociali di S. Egidio e pare alcuni testimoni. Le ustioni, i lividi sul corpo della piccola, pare un colpo alla tempia sono elementi che però, stando al certificato medico non hanno chiarito le cause della morte. Cosa che sarà accertata dall’autopsia fissata per lunedì e che sarà eseguita da Rosanna di Concilio e Giuseppe Consalvo che hanno già effettuato l’esame esterno della salma della piccola. E se fosse vera l’ipotesi su cui inevitabilmente gli investigatori stanno lavorando, la piccola è morta per le percosse di uno dei genitori o di entrambi? Oppure l’altro, pur vedendo azioni violenza, non ha fatto nulla e dunque non è intervenuto? E così ieri sera alle 21, assistiti dall’avvocato Ilaria Ruoccoè iniziato l’interrogatorio dei due indagati. Un interrogatorio che è andato avanti per ore, fino a tarda notte, soprattutto per chiarire la posizione del padre. Dalle pri- me indagini avviate dalla Squadra mobile di Salerno e dal commissariato di No- cera è emerso che Giuseppe Passariello era tornato da poco tempo a casa dopo aver trascorso un periodo in una comunità di recupero per tossicodipendenti e, secondo alcune testimonianze dei vicini, in famiglia non erano rari i litigi, anche furiosi, a giudicare dalle urla che si udivano in quelle occasioni.Dopo l’interrogatorio le determinazioni del Pm. Gli avvocati non hanno fatto alcun cenno.
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