GdF a Palazzo Sant’Agostino, un clima teso tra i dirigenti - Le Cronache Ultimora
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GdF a Palazzo Sant’Agostino, un clima teso tra i dirigenti

GdF a Palazzo Sant’Agostino, un clima teso tra i dirigenti

Si respira un clima di immobilismo acuto a Palazzo Sant’Agostino. A 24 ore dalla nuova visita della Guardia di Finanza al Palazzo, si percepisce un clima teso, una apparente serenità che non appartiene né ai dirigenti provinciali né ai consiglieri, a quei pochi che l’ente lo vivono quotidianamente perché da quando la Provincia è stata declassata ad ente di secondo livello sembra quasi non avere più senso. La macchina amministrativa procede. Lentamente, ma procede. Parallelamente, però, procede anche l’inchiesta della Guardia di Finanza che sta attenzionando, tra i tanti aspetti, la Fondovalle Calore, l’opera maledetta che da oltre un trentennio fatica a vedere la luce. Di fatto, come anticipato in esclusiva attraverso queste colonne, nel tardo pomeriggio di martedì sei finanzieri si sono recati presso la sede dell’ente per recuperare nuovi atti relativi alla Fondovalle Calore, in presenza dei dirigenti Gioita Caiazzo, in qualità di nuovo Rup, e Angelo Michele Lizio, iscritto nel registro degli indagati e da poco dimissionario rispetto al progetto. Ieri mattina, al Palazzo, bocche cucite ma il malcontento è ormai inevitabile: alcuni dirigenti presenti, commentando la notizia, hanno ribadito la necessità di un ritorno al voto, seppur con elezioni di secondo livello, per permettere alla macchina amministrativa provinciale di essere operativa al 100%, scrollandosi di dosso il peso di un presidente agli arresti domiciliari. Di fatto, sono passati oltre due mesi dall’arresto di Franco Alfieri e da allora nulla è cambiato: il sindaco di Capaccio Paestum, infatti, ha già confermato ai suoi legali, in occasione dell’udienza di Riesame, la volontà di non rassegnare le dimissioni, certo di poter dimostrare la sua estraneità ai fatti. Parole che pesano sulle spalle di tutti, consiglieri ed amministratori, che vorrebbero mettere un punto e ricominciare, in un clima più sereno e con la consapevolezza di un amministratore capace di portare il Comune fuori dal dissesto economico. Di fatto, se è vero che a Capaccio Paestum la crisi interna alla maggioranza è rientrata, è altrettanto vero che il malumore è evidente, tangibile perché troppe sono le difficoltà che caratterizzano l’ente e la città. Intanto, a breve dovrebbero essere note le motivazioni del Riesame e su questo aspetto potrebbero aprirsi nuovi scenari, salvo colpi di scena dell’ultimo minuto con la nuova documentazione acquisita dai caschi gialli che ha portato a perquisizioni anche presso l’ufficio e l’abitazione del consigliere regionale Luca Cascone, vicino al presidente Alfieri. Per ora, sotto il cielo nulla di rilevante ma, indubbiamente, tutti sono in attesa di un cambio di passo.