“Non posso giudicare le scelte politiche che vengono prese dai partiti o dalle liste, dalla mia posso dire che all’interno della nostro lista la meritocrazia c’è stata e non entro del merito della decisione”. Gaetana Falcone quota rosa tra le new entry in giunta comunale, con l’assessorato alle pari opportunità, risponde così al manifesto di Paky Memoli, che da ieri gira in città e che vuole un po’ essere provocatorio. Una delle quote rosa quindi risponde, ben consapevole che comunque la decisione presa sia frutto di un’attenta analisi. La Falcone non crede infatti che sia un attacco rivolto a lei o a Mariarita Giordano, nominata assessore alle politiche giovanili, anche lei senza essere passata comunque per l’elezione in consiglio comunale. “Io e la dottoressa Memoli siamo amiche da tempo e non credo sia rivolto a me il suo sfogo, anzi credo sia rivolto all’amministrazione volto alla ricerca di una risposta alla sua domanda, capisco la delusione. E’ logico che la legge sulle opportunità di genere obbliga ad alcune scelte mirate, politiche soprattutto ma si sapeva già da prima che ci si regolava in questo modo. Si è sentita comunque la necessità di individuare delle donne al di fuori. Ma credo che Paky Memoli, se si fosse candidata in un’altra lista, avrebbe avuto più possibilità di espressione, e forse sarebbe andata diversamente a parere mio”. Poi la Falcone ha commentato: “La volta scorsa anche io sono stata “superata” da qualcun altro, nonostante le mie 500 preferenze non sono riuscita ad arrivare da nessuna parte e nonostante la mia esperienza politica, non ho potuto dare il mio contributo alla città. Adesso mi è andata sicuramente meglio e credo che come nella vita in generale, anche in politica c’è bisogno di un pizzico di fortuna e stavolta la fortuna si è girata dalla mia parte. Ho fatto in precedenza una lunga campagna elettorale e mi sono impegnata tantissimo senza ottenere nulla. Ma siamo in democrazia e certe scelte bisogna farle e anche in politica esistono gli alti e i bassi, un giorno sei sopra e il giorno dopo ti ritrovi giù, tutto sta come la si vive, ognugno se ne fa una ragione e bisogna anche accontentarsi”. Poi il neoassessore ha concluso: “Il mio è un assessorato nuovo, tutto da costruire e mantenere, il mio compito sarà sicuramente doppio in quanto dovrò creare le basi e le fondamenta affinchè ci si possa lavorare e creare qualcosa di positivo per Salerno”.
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