‘Processo’ a Vincenzo De Luca in Transatlantico. Vivace discussione alla Camera tra il sindaco di Salerno e un gruppo di parlamentari del suo partito.
Al centro del confronto molto animato le dimissioni di De Luca da viceministro alle Infrastrutture. Con il primo cittadino era schierato il deputato Fulvio Bonavitacola. Di fronte a loro un vero e proprio gruppo di fuoco capeggiato dalla responsabile legalità del Pd Pina Picierno.
Al suo fianco il vicepresidente del gruppo alla camera Antonello Giacomelli, la deputata Caterina Bini, il deputato Francesco Saverio Garofani. Il cronista, nei pressi, non ha potuto fare a meno di ascoltare.
“Ti devi dimettere da viceministro”, ha detto senza troppi giri di parole Picierno chiamando in causa la recente decisione dell’Antritrust. Su questa linea, ha spiegato, si attesta anche il segretario Matteo Renzi. “Chiamalo…”, è il suggerimento della deputata al sindaco.
Ma De Luca, che conferma la decisione di dimettersi senza averlo ancora fatto, contrasta gli argomenti che sono venuti dal Partito Democratico con parole sferzanti: “il Pd è un partito che non c’è. E non si riescono a capacitare che io sono un uomo competente e libero. È questo che gli dà fastidio. E non ci sono padreterni che possono dirmi cosa devo fare”.
La discussione chiama in causa anche l’atteggiamento del ministero delle Infrastrutture. “Quei farabutti – dice – hanno creduto di poter usare toni ricattatori nei miei confronti…”. E persino l’avviso di garanzia che De Luca ha ricevuto per la vicenda del Crescent. “Nel Pd non c’è nessuno che mi possa dare lezioni di legalità. Anzi…”.