Fonderie Pisano, inquinamento ambientale e morti sospette: disposta una nuova consulenza. Il pubblico ministero Roberto Penna ha dato incarico ad un consulente di verificare se le morti (poco più di una trentina) prese in considerazione tra le tante cartelle cliniche pervenute in procura siano davvero da attribuire alle emissioni delle Fonderie. In pratica il consulente è stato chimato a verificare se all’epoca dei decessi, presi in considerazione, l’ambiente circostante presentava un alto tasso di inquinamente. Ovviamente per tale consulenza sarà necessario un lasso di tempo alquanto ampio. All’inizio furono circa 200 le cartelle cliniche che giunsero sulla scrivania di Roberto Penna. Il sostituto procuratore dopo aver nominato un pool di esperti tra cui degli oncologi, ridusse notevolmente il numero delle morti sospette. Attualmente si studiano poco più di trenta decessi. C’è anche da dire che, di contro, pare che nessun operaio della Pisano abbia mai presentato nessuna causa di servizio asserendo di essersi ammalato a seguito del lavoro all’interno delle fonderie. Intanto il Comitato Salute e Vita continua a chiedere con forza la dislocazione della realtà industriale, A tal fine sono stati organizzati diversi cortei, l’utimo in ordine di tempo vi è stato domenica con un presidio nella piazza di Fratte.
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