Antonio Manzo
Fondazione Unisa, bilancio di 6 milioni di euro, numerosi servizi per l’ateneo e altrettante gare di appalto da definire con le determinazioni del Consiglio. La presidente Paola Adinolfi fa sul serio, insieme ai membri del consiglio appena rinnovato. Ed ora partono le prime verifiche di bilancio e la documentazione su appalti già definiti. “Prima di decidere è necessario conoscere per deliberare” afferma ,con saggezza, il consigliere d’amministrazione Armando Lamberti, il giurista che preferisce attendere un parere legale sulla temporalità dei contratti per il personale della fondazione, a termine o a tempo indeterminato. Nella prima riunione del consiglio, quello della caccia alla talpa come avviene anche con il compramento investigativo del Collegio del Garante Privacy, doveva essere discusso tra l’altro la determinazione sul nuovo direttore generale. Sarà il professore Lorenzo Ioele, appena andato in pensione ma senza contratto di collaborazione per l’ateneo come avvenuto in altri casi di raggiunti limiti di età, a dire la parola da giuslavorista sui temi che riguardano il personale.
Così come l’attenzione degli altri membri del consiglio della fondazione tra cui quella di Renato Vicinanza, un attento commercialista di revisore dei conti (nomina governativa) della Fondazione Unisa, insieme a quella del giovane manager Pietro Costabile, responsabile cittadino dei giovani Forza Italia, nominato dalla ministro Bernini. A loro si affianca la responsabilità di Amato Lamberti e di Marco Galdi, docenti universitari, e quella Vincenzo Landi, rappresentante degli studenti e nel consiglio di dipartimento di scienze politiche e della comunicazione.
Le verifiche
C’è l’esito di gara per l’affidamento della gesione dell’asilo nido azierndale dell’università vinto dalla società potentina, una coop sociale “Nasce un sorriso” per 66 mesi a partire dal 30 luglio 2024 (importo 1 milione e 500 mila euro). C’è l’affidamento di 6 punti ristoro dell’ateneo a Compass Group, una azienda milanese del food impegnata in diversi atenei italiani e la gara andata deserta per le macchinette (acqua, caffe e bevande varie) che sarebbe stata bloccata dalle imprese già vincitrice a seguito della nuova normative antiriciclaggio con un controllo mirato dell’Agenzia delle Entrate. Così come una verifica è stata chiesta sulla stampa per l’ateneo alla cavese Metelliana (da ogni tipo di stampato, fino ai diplomi di laurea).
Molto opportunamente la presidente Paola Adinolfi intende relazionare sulla situazione amministrativa e contabile, così come sulle procedure attivate per Unisa ultima, ma non per importanza, l’affidamento del servizio di ristoro a mezzo distributori automatici. Sarebbe anche intenzione del Consiglio di impiantare un supermercato interno all’ateneo co prodotti a kilometri zero, ivi compresa la carne, con banco vendita affidata ad un noto macellaio romano (un market interno era una proposta della docente Virginia Zambrano). Ma ora dovrà essere il prossimo consiglio a deliberare dopo quello saltato per effetto della caccia alla talpa interna che avrebbe spiato e pubblicizzato l’ordine del giorno del cda. La caccia continua dopo aver blindato le voci di un Consiglio chiamato a gestire 6 milioni di euro per conto dell’università che ora obbliga gli studenti ad anticipare i soldi per la mensa.





