di Erika Noschese
E’ polemica, al Comune di Salerno, dopo la scelta del sindaco Vincenzo Napoli di non aver organizzato alcuna iniziativa in occasione della giornata dedicata alle vittime delle Foibe, gli eccidi ai danni di militari e civili, in larga prevalenza italiani autoctoni della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia vvenuti durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra, da parte dei partigiani jugoslavi e dell’Ozna. A sollevare la polemica il capogruppo de La Nostra Libertà nonchè presidente della commissione Trasparenza che ha scritto al primo cittadino di Salerno ricordandogli della “legge dello Stato numero 92 del 30 Marzo 2004 a memoria delle Foibe, la pratica di tortura e assassinio con cui furono trucidati migliaia di Italiani di Istria, Fiume e Dalmazia”. «Ad oggi non risulta alcuna iniziativa da parte del Comune di Salerno per celebrare la memoria nazionale, esponendo purtroppo la vicenda a controverse opinioni e anche a speculazioni politiche che la vicenda non merita, così come l’Istituzione da Lei rappresentata – ha scritto il consigliere d’opposizione – Il Comune di Salerno ha voluto commemorare altri momenti tragici della nostra Storia Nazionale, come la Shoah, e Lei ricorderà nell’ultimo consiglio comunale il mio intervento a difesa della senatrice Liliana Segrè a fronte delle polemiche di quei giorni sul voto in Parlamento alla sua mozione». Da qui la richiesta al sindaco Vincenzo Napoli di un «gesto simbolico per le Foibe, con l’esposizione il 10 febbraio di un drappo nero di lutto sulla bandiera tricolore di Palazzo di Città». Intanto, domenica 9 febbraio, alle ore 18, si terrà il corteo organizzato dall’associazione politico culturale Salerno ai salernitani che ha organizzato una manifestazione silenziosa che muoverà da via Velia fino al monumento ai caduti situato nella piazza antistante la stazione attraversando il lungomare Trieste dove verrà posta una corona di fiori e recitata la preghiera delle foibe.