Finanza.Tech, prima società di Salerno quotata in borsa - Le Cronache
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Finanza.Tech, prima società di Salerno quotata in borsa

Finanza.Tech, prima società di Salerno quotata in borsa

di Erika Noschese

Finanza.tech sbarca a Piazza Affari. La società di consulenza finanziaria fondata e amministrata da Nicola Occhinegro è infatti quotata in borsa. Si tratta della prima società a Salerno città e la seconda in provincia. Finanza.Tech è una società di consulenza finanziaria focalizzata su medie aziende italiane che svolge attività di advisoring in operazioni di finanza straordinaria e di supporto alla gestione finanziaria aziendale ordinaria, basato su una piattaforma digitale, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale e professionisti altamente competenti. In questo modo permette alle persone responsabili delle scelte di carattere finanziario di avere l’informazione giusta al momento giusto e percorrere quella migliore per l’azienda e l’intero sistema economico. La società salernitana ha ottenuto il provvedimento di ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie e dei warrant denominati “Warrant Finanza.tech 2021-2024” sul mercato Mercato Euronext Growth Milan, dopo aver concluso con successo il collocamento delle proprie azioni ordinarie e dei warrant. Il capitale sociale di Finanza.Tech sarà composto da 12.915.000 azioni ordinarie. La capitalizzazione della Società post aumento di capitale, calcolata sulla base del prezzo di offerta, è pari a circa 15,5 milioni con un flottante del 22,57%. Nicola, la sua è la prima società salernitana quotata in borsa… “Sì del centro città poi c’è un’altra azienda in provincia quotata in borsa”. Perché ha fatto questa scelta? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi? “Abbiamo deciso di quotare perché abbiamo progetto e implementato un modello di business vincente; abbiamo capito come mettere in contatto imprese con gli investitori, attraverso una piattaforma che si avvale dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale e questo modello è scalabile ma per farlo vogliamo attingere risorse sul mercato dei capitali ed è questo il motivo della quotazione. Oltre alla copertura del fabbisogno finanziario dei nostri investimenti, quantificabili in 12 milioni nel prossimo triennio secondo il nostro piano industriale, oltre quello c’è lo standing della quotazione: essere una società quotata ci permette di avere maggiore credibilità con i nostri clienti, con i nostri fornitori, con il mercato finanziario e gli investitori che sono l’altra faccia della medaglia dei nostri clienti che sono anche investitori in alcuni casi”. Con la crisi economica e la pandemia non ha delle preoccupazioni? “Senza dubbio ma abbiamo affrontato il 2020 con forte coraggio e siamo riusciti a spuntarla, abbiamo serrato i ranghi; abbiamo avuto un primo semestre 2020 un po’ in conservativo ma nel secondo semestre abbiamo capito come interpretare le nuove modalità di lavoro: la pandemia sta costringendo tutti a nuove abitudini, a rinunciare agli incontri, a vecchie consuetudini per farne di nuove, come nel caso della video call. A partire dal 2021 abbiamo avuto un boost da questo nuovo approccio perché noi abbiamo una piattaforma che è digitale, l’user experience per i nostri clienti può avvenire in modalità digitale, avendo – clienti e investitori – maggiore dimestichezza con il digitale proprio in virtù della pandemia questo è diventato un effetto positivo. Il rapporto – pur essendo una piattaforma digitale – e il rapporto umano resta molto importante: ad ogni impresa che si registra sulla nostra piattaforma viene assegnata una persona in carne ed ossa che gestisce la relazione e che in ogni momento è pronta a supportare l’impresa nel percorso di crescita per cui l’affianchiamo”. Come è cambiato il suo mondo in due anni di pandemia? “Con la pandemia abbiamo dovuto fare i conti per immaginare nuovamente tutti i processi, passando per il digitale che, per definizione, è senza frontiere e ci consente di superare molti ostacoli della pandemia. Per quanto riguarda la nostra piccola storia ne abbiamo fatto tesoro e ha significato poter dare un valido aiuto alle nostre imprese e ai clienti perché, nel momento della pandemia, serviva un operatore che riuscisse a portare avanti l’operazione di raccolta dei capitali attraverso strumenti a distanza e la tecnologia in questo ci ha aiutati. In una cosa siamo stati forti, aiutando il mondo delle Pmi: sfruttare i crediti d’imposta del decreto Rilancio, deliberati dal governo per affrontare la crisi pandemia come il super bonus; siamo stati bravi ad organizzare un processo completamente digitale: in sette click un piccolo imprenditore, soprattutto salernitani, sono riusciti ad ottenere questi crediti a fronte di processi molto più lunghi da parte di altri operatori”. Quali sono gli obiettivi per il nuovo anno? “Adesso abbiamo il boost della quotazione e l’obiettivo è sicuramente implementare una piattaforma, su scala nazionale, per dare la possibilità di far conoscere l’azienda non solo dalle banche ma anche dai comuni e privati cittadini che possono appoggiare le realtà locali e una piattaforma che offre la possibilità di vendere fatture commerciali con pochi click e a condizioni vantaggiose”.