La forte accelerazione internazionale ed europea verso una transizione verde chiede alle imprese e ai territori di elevare i propri standard di sostenibilità. Le normative ambientali diventano via via più stringenti, sempre più i mercati selezionano fornitori e partner sulla base di criteri di sostenibilità, l’accesso al credito agevola coloro che mostrano il proprio impegno sui temi ESG, mentre i consumatori nelle scelte di acquisto premiano beni e servizi sostenibili, perché oggi sostenibilità è sinonimo di qualità.
Dentro questa nuova cornice, nasce il progetto “Filiere sostenibili” promosso da BCC Campania Centro, BCC Capaccio Paestum e Serino, BCC Buccino e Comuni Cilentani e Fondazione Symbola, per raccontare le esperienze già in atto nel territorio e individuare soluzioni e tecnologie per il miglioramento delle performance ambientali, quindi della competitività, delle filiere produttive della Piana del Sele. Il progetto coprirà due annualità e interesserà nel 2023 la filiera della quarta gamma e nel 2024 la filiera bufalina, approfondendo cinque dimensioni: Sostituzione o riduzione delle sostanze chimiche, Gestione della risorsa idrica, Gestione del suolo, Energia e riduzione delle emissioni di CO2, Riutilizzo e riciclo dei sottoprodotti. L’intenzione è quella di estendere nel futuro il progetto ad altre filiere produttive dell’area. Anche per questo le Banche di Credito Cooperativo hanno deciso di accompagnare il tessuto produttivo territoriale in questa trasformazione verso una economia della Qualità e quindi più sostenibile, resiliente, competitiva.
Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola: “Il lavoro che presentiamo oggi non parla solo di filiere sostenibili della Piana del Sele ma di un’idea d’Italia. La collaborazione da anni avviata con il mondo delle BCC si basa proprio sulla convinzione che l’Italia deve fare l’Italia. Ed è fondata sulla condivisione di quei valori che sono nel dna di Symbola: qualità, sostenibilità, legami col territorio e le comunità, innovazione, bellezza. Sono i valori attorno ai quali le banche sono cresciute, un modello che per risultati economici e impatti sociali rappresenta un esempio a cui deve ispirarsi il mondo del credito italiano, e non solo. Imprese che non hanno come unico criterio di scelta quello della convenienza economica. Imprese che, come dice il Manifesto di Assisi, sono più forti proprio perché più a misura d’uomo”.
Lucio Alfieri, Presidente BCC di Buccino e dei Comuni Cilentani: “La nostra Banca, sempre sensibile alle tematiche ambientali, ha aderito con convinzione ad un progetto che ha saputo coniugare i temi della sostenibilità e dell’efficienza. Partecipare a questa iniziativa, con le consorelle di Capaccio Serino e Campania Centro e con il contributo scientifico di Symbola, ha permesso di realizzare importanti sinergie che abbiamo messo a disposizione delle aziende locali e dei vari partner istituzionali. Crediamo che questa buona prassi possa essere riproposta, coinvolgendo ulteriori comunità e imprese al fine di stimolarne la crescita economica salvaguardando l’ambiente, tema che ci tocca tutti da vicino e che sempre più impatta sulla concessione del credito”.
Camillo Catarozzo, Presidente BCC Campania Centro: “C’è, nelle nostre aree, una cultura della sostenibilità, da far crescere. Non solo nei settori produttivi apparentemente maggiormente coinvolti, ma nell’intero tessuto sociale. Per questo il progetto Filiere sostenibili Piana del Sele vuole essere uno strumento forte di sviluppo concreto che risponda alle necessità presenti e future dei mercati, ma al tempo stesso anche di sensibilizzazione sociale a tali problematiche. In questo modo saremo anche in grado di far crescere quel “fare sistema” in un contesto in cui le scelte individualistiche nel passato l’hanno fatta da padrone. Il mettere a confronto, nello sviluppare sinergie, realtà imprenditoriali di diverse zone geografiche consentirà anche di avere effetti positivi per tutte le aziende nel momento in cui si mettono a fattor comune tutte le esperienze positive”.
Rosario Pingaro, Presidente BCC Capaccio Paestum e Serino: “Negli ultimi anni le logiche di sostenibilità in materia di Environmental, Social e Governance (ESG) hanno assunto crescente importanza nel panorama dell’economia e dell’imprenditoria. La visione del futuro non può prescindere dai fattori ESG e dai temi di impatto ambientale, sociale e di governance cui occorre ispirarsi per garantire il raggiungimento di obiettivi e risultati sostenibili ai fini ambientali, sociali e di buon governo. Per questo motivo la ricerca della qualità e della sostenibilità sono una scelta obbligata per le aziende del territorio, l’unica forma di garanzia per la sopravvivenza.
A tal fine è necessario attivare tutti gli strumenti utili al raggiungimento degli obiettivi prefissati, tra cui può rientrare a pieno titolo il progetto di cui si parla oggi, “Filiere Sostenibili Piana del Sele”, che mira ad accrescere la sostenibilità e la competitività delle filiere agroalimentari del nostro territorio”.
La conferenza stampa, moderata dalla giornalista ANSA Annalaura Bussa, è stata chiusa da Andrea Prete, Presidente Camera di Commercio di Salerno: “Le nostre rilevazioni ci dicono che sono in aumento le imprese pronte a fare il salto di qualità investendo in politiche legate alla sostenibilità. Ma ci sono ancora tanti imprenditori che da soli non riescono a compiere il cambio di passo e per questo vanno accompagnati. Per questo le Camere di commercio sensibilizzano e assistono le PMI nella transizione green e stanno lavorando alla creazione dei Punti Energy Management (P.E.M.) per supportare le PMI ad essere più efficienti nell’utilizzo delle risorse energetiche e a sfruttare le diverse agevolazioni predisposte dal Governo”.
Vito Leso