Mentre Roberto Fico arriva a Salerno per aprire la sua campagna elettorale, il “padrone di casa”, Vincenzo De Luca, continua a disconoscere il candidato alla presidenza della Regione Campania che dovrebbe, almeno in teoria, avere anche il suo sostegno. Nel corso della consueta diretta social del venerdì De Luca non risparmia nessuno, men che meno Fico, espressione del Movimento 5 Stelle: «Fino a oggi, non è definito nulla. C’è un inizio di candidatura, non ho capito se è definita e dov’è stata definita; c’è il nulla rispetto al centrodestra. Non ci sono parole, veramente siamo al circo equestre». Il governatore, durante il suo monologo, dedica spazio alle prossime regionali: «Fino a quando non mi sarà chiarito qual è il programma per realizzare il quale ci si candida, io non ho candidati. Se avremo un programma che difende e tutela gli interessi delle imprese, delle famiglie, dei giovani, dei disoccupati, delle donne della regione Campania, avrà tutto il mio sostegno. Ma sto aspettando ancora di capire che cosa vogliono fare”, scandisce il presidente della Regione Campania. “Ho la sensazione che non sanno neanche loro che cosa vogliono fare. Ne parleremo più dettagliatamente nei prossimi giorni”, conclude De Luca, ribadendo che «Io continuerò a fare il mio dovere fino all’ultimo minuto utile. E’ un modo per dire grazie a quel 70% di cittadini campani che mi ha dato l’onore di governare la Regione Campania. E sono cittadini, donne, uomini, giovani, imprenditori, povera gente, che non hanno guardato le bandiere di partito, hanno compiuto un gesto di fiducia e di rispetto nei miei confronti. E io sento che è mio dovere lavorare fino all’ultimo minuto al servizio della nostra comunità». Non si fa attendere la replica di Roberto Fico, ieri a Salerno, ospite della festa provinciale di Avs: «C’è da dire che se voi siete qua il candidato c’è. Ed è il candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle». Ancora una volta, però, il Pd salernitano prova a tirarsi fuori e in piazza non vi era praticamente nessuno. Tra i “big” che meritano di essere menzionati Oddati, Andrea Cioffi, Claudia Pecoraro, Andrea De Simone, Franco Mari oltre alla coordinatrice provinciale del M5S Virginia Villani. «Le elezioni si vincono facendo quello che stiamo facendo, con un programma serio, con la tranquillità di parlare di temi, di ascoltare tutte le persone, dicendo che tutta la Campania è importante, che ogni metro conta della Campania e che è quello che stiamo facendo e lavorando», ha poi aggiunto Fico a margine dell’evento. «Quando parliamo di rafforzamento dei servizi pubblici, quando parliamo di salute pubblica e quindi di sanità pubblica, la medicina territoriale, cercare di non rendere gli ospedali come primo presidio per i cittadini, ma rafforzare la medicina territoriale e quindi di conseguenza dare un cuscinetto tra l’ospedale e le persone – ha detto ancora – Ci sono tante questioni che dobbiamo affrontare, i beni comuni, l’acqua pubblica, la gestione e abbiamo un programma molto strutturato. Stiamo lavorando con tutti i cittadini e le cittadine campane, le tante associazioni, comitati, partiti politici. Una parola d’ordine? Senza dubbio partecipazione e in questo momento siamo andati spesso e sono andato già molto spesso nelle aree interne perché penso che le aree interne siano fondamentali – ha concluso – è un tassello fondamentale di questo lavoro sul programma, è un tassello fondamentale nel futuro». E a proposito delle liste a suo sostegno: «Le liste? Già ho detto che deve rimanere basso non ci sarà una proliferazione delle liste». Il candidato presidente del centrosinistra alla Regione Campania, Roberto Fico, dal palco della festa provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra a Salerno, torna sulla questione del termovalorizzatore: «Quello che continuo a dire e dirò sempre è che l’Unione europea e la Commissione europea ci dà delle priorità di intervento sulla questione rifiuti. La prima cosa che noi dobbiamo fare – ha detto – è imparare tutti quanti a leggere i dati semplicemente. Noi vediamo che c’è un contratto con l’inceneritore di Acerra per dieci anni per portare all’incenerimento 750mila tonnellate di rifiuti l’anno. Poi, vediamo, allo stesso tempo, che la raccolta differenziata è circa al 50% e la raccolta dell’umido è circa al 42-43%». «Chiaramente, questi – ha aggiunto l’ex presidente della Camera – sono dati che comprendono tutto, ma in realtà una parte di questa raccolta differenziata sia nell’umido sia nel secco la perdiamo». «Questo – ha chiarito Fico – per dire che la Regione non ha autorizzato la costruzione di altri impianti di incenerimento in Campania e non ha autorizzato, grazie anche alla lotta di tanti comitati e cittadini di Acerra e della Campania, la quarta linea. Vuol dire che, a bocce ferme, non abbiamo bisogno della quarta linea. Ma se, come ci dice l’Europa, si aumenta la raccolta differenziata dell’umido, che corrisponde a circa il 35% di quello che noi produciamo nelle case, e su costruiscono, e ci sono dei progetti su questo, gli impianti di compostaggio cosi si abbatte anche il costo di trasporto a tonnellata dei rifiuti umidi che si portano nell’impianto di compostaggio e si aumenta la filiera del riciclo dei materiali e così si fa anche tutto il riciclo delle materie prime seconde e si mette a reddito, magari tra un po’ ti troverai che sul sito ci sarà il 55-60% di umido e 65-70% di raccolta di secco». «A quel punto si può decidere che non vanno 750mila tonnellate all’anno nell’inceneritore, ma ne vanno 400mila e si inizia a chiudere un’altra linea. Così, si riesce a fare quello che si chiama economia circolare e rispetto delle materie prime e materie prime seconde. E’ questo che stiamo dicendo”, ha concluso Fico.





