Il Pitti Pizza & Friends non è solo pizza e musica. Parallelamente all’impalcatura di un evento ormai riconosciuto a livello nazionale, che già a Firenze (con 80mila visitatori in quattro giorni) ha testimoniato la sua importanza, lo stesso si propone puntando grande attenzione ad alcune tematiche legate al mondo del lavoro, della sicurezza, della salute e dell’alimentazione, strizzando l’occhio anche all’aspetto sociale. Lo dice anche Franco Pepe, maestro pizzaiolo in vetta alla classifica del The Best Chef Award 2021, ospite d’eccezione venerdì scorso. «Non potevo mancare a questo appuntamento che con grande equilibrio mette insieme gusto, professionalità e divertimento. La pizza deve unire e qui si vive l’atmosfera giusta». A proposito del rapporto tra pizza e comunicazione, l’anima e il cuore di Pepe in Grani, non ha dubbi: «Oggi la pizza è ostaggio di una comunicazione sbagliata: si dà priorità alla forma e non più alla sostanza. Non possiamo giudicare dai social se una pizza è buona». In linea con l’idea di rendere l’evento ideato da Maurizio Falcone un luogo d’incontro e di esperienze Molini Pizzuti ha organizzato con UNI.SAPORI il “Passione pizza contest” riservato ai pizzaioli non professionisti. A salire sul podio Lorenzo Savino che fa della musica e della cucina le sue più grandi passioni. “Sono un ragazzo da scoprire” si legge sul suo profilo social, in effetti Lorenzo per i giudici del contest è stata una bella scoperta. Secondo classificato è stato Emanuele Ferroro; il terzo posto è stato assegnato a Antonio Di Savio. Otto sono stati i candidati che hanno interpretato la loro pizza napoletana: dalla lavorazione del panetto al condimento. Ai giurati il compito di valutare tutte le fasi. La commissione è stata composta da Donatella Albanese, docente del Dipartimento ingegneria industriale Unisa; Enrica De Falco, docente del dipartimento Farmacia corso di studi Agraria Unisa; Oleg Celano, pizzaiolo professionista e Almerinda Siano di Unisapori. Il coordinamento è stato curato da Mariella Pizzuti. Pizza è anche solidarietà. Si è rinnovata anche quest’anno la collaborazione tra il Pitti Pizza & Friends e la Caritas dell’Arcidiocesi di Salerno Campagna Acerno. I maestri pizzaioli hanno preparato la cena, a base di pizza, per i 25 ospiti del dormitorio “don Tonino Bello” che accoglie chi vive una condizione cronica di disagio abitativo, accompagnandoli in un percorso di reinserimento sociale e lavorativo. Il Pitti Pizza ha ospitato le donne ed i bambini che vivono nella casa di accoglienza di via Angrisani a Salerno. Tra loro anche russe e ucraini, una convivenza nel segno della pace. “È festa veramente quando nessuno è escluso. Con il Pitti Pizza & Friends c’è davvero chi festeggia e chi è festeggiato, senza aspettarsi nulla in cambio”. Sono le parole di don Antonio Romano vicario episcopale per la Carità e la Giustizia dell’arcidiocesi di Salerno Campagna Acerno che lancia anche un appello: “alla mensa San Francesco abbiamo bisogno di volontari. Prepariamo circa 200 pasti al giorno, 70 serviti ai tavoli della sede di via D’Avossa, altri da asporto e poi per la cena da distribuiti al dormitorio”. Pizza è formazione. Tra i 14 forni che hanno aderito c’è anche 1 dedicato all’area ospiti, nel privè, con gli studenti dell’IPSEOA, Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera Roberto Virtuoso di Salerno che, guidati dai docenti di pizzeria, hanno avuto una postazione dedicata, proponendo ai visitatori il loro percorso di degustazione, rigorosamente a base di pizza. Una vera e propria formazione sul campo al fianco dei maestri pizzaioli. Una prova, per tutti questi giovani studenti, anche in termini di servizio. Per loro la serata non è mai terminata quando le luci si spegnevano sul palco, anzi. Era proprio a quell’ora che scattava la fase di lavoro più impegnativa, dovendo servire, con garbo e gentilezza, tutto lo staff e gli ospiti del Pitti Pizza & Friends come se fossero i primi ad accomodarsi a tavola e non l’una di notte. Del resto l’appuntamento, ideato da Maurizio Falcone, organizzato dall’Associazione Alimenta, presieduta dallo stesso Falcone e Alfonso Aufiero vicepresidente, con Effe Emme Eventi e realizzato con il patrocinio di Regione Campania, Provincia di Salerno, Comune di Salerno, Camera di Commercio di Salerno, ONMIC, HUMANITAS, AiC Campania e l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale, quest’anno al Piazzale della Stazione Marittima di Salerno, vanta una storia bellissima che, dopo le tante tappe (Strasburgo, Sanremo, Rimini, Musei Vaticani, Castel Gandolfo, Nizza, Salonicco e Firenze), riconosciuta nel 2011 dal Ministero del Turismo Patrimonio d’Italia per la tradizione, mira a promuovere, fin dal suo esordio, la cultura e la sostenibilità di una pizza di eccellenza. Pizza è gusto, studio e ricerca. È la triade sulla quale ha puntato il Pitti Pizza & Friends con tanti momenti di confronto sui valori nutrizionali e sociali della pizza, coordinati dal consulente scientifico, Domenico Della Porta, presidente dell’Osservatorio Malattie Occupazionali e ambientali dell’Università degli Studi di Salerno. «A chiusura di evento, di concerto con l’Università degli Studi di Salerno, attiveremo un corso sulla sicurezza dei pizzaioli», annuncia Della Porta. La decisione viene fuori da un’indagine in cui è risultato infatti che l’Italia è uno dei paesi a più alto indice di mortalità e di lesioni per incidenti sul lavoro. Ogni imprenditore e ogni lavoratore, sia pure di un piccolo laboratorio di pizzeria, devono stare particolarmente attenti ad alcune regole per evitare che anche i più piccoli ma spiacevoli incidenti accadano. Nel laboratorio della pizzeria le macchine con le quali si lavora quotidianamente possono nascondere delle insidie e diventare estremamente pericolose per la salute e l’integrità della persona. E poi c’è il forno, altra zona di pericolo. «Abbiamo incontrato docenti universitari e ricercatori da tutta Italia che ci hanno aiutato a comprendere le proprietà della pizza che rimane la regina delle tavole e non solo per il legame storico alla Regina Margherita di Savoia», conclude Della Porta. Pizza è felicità. Con l’intervento di Jolanda Grillone, ricercatrice calabrese, biologa nutrizionista nonché componente dell’Osservatorio Malattie Occupazionali e Ambientali dell’Università degli Studi di Salerno, abbiamo scoperto perchè. «A dirlo è la scienza. In una fumante Margherita c’è il triptofano, un amminoacido essenziale presente nella mozzarella e nell’impasto. La pizza, apprezzata in tutto il mondo, può essere una componente sana di una dieta equilibrata. Versatile e nutriente, offre anche benefici per l’umore grazie a questo amminoacido utilizzato dal corpo per produrre serotonina, un neurotrasmettitore che contribuisce al benessere e alla felicità. Inoltre, i pomodori, ricchi di licopene – un potente antiossidante della famiglia dei carotenoidi che conferisce loro il caratteristico colore rosso – apportano ulteriori benefici per la salute. Infine, il basilico, utilizzato come condimento, è noto per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e digestive. In conclusione, la pizza non solo è un alimento amato a livello globale per la sua versatilità e sapore, ma può offrire anche benefici per la salute», ha detto la Grillone. Pizza è solidarietà. Pitti Pizza & Friends, un evento unico che fa bene al cuore. Adele, 43 anni, ha realizzato il suo sogno grazie allo Sportello dei Sogni ODV e alla disponibilità del patron Maurizio Falcone. Adele è la mamma di Julia, 14 anni, una ragazza disabile. L’unico stimolo è la passione per Aka 7Eeven. Al Pitti Pizza&Friends di Salerno il sogno è diventato realtà. Pizza è spirito di squadra. Tutto non sarebbe stato possibile senza l’aiuto delle aziende che hanno creduto fortemente nel Pitti Pizza & Friends. Media Partner: Radio Kiss Kiss e Santoro Creative Hub. Main Sponsor: Molini Pizzuti, Annalisa, La Contadina, Coca Cola, Peroni Nastro Azzurro, Forni Artistica Mediterranea, Humankey, Pantaleone, Babà Napoli. Partner Tecnici: I Casola Parrucchieri, I-Move Smartmobility, Dacam Engineering.
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