Festa dei Dj al Polo agroalimentare: respinta richiesta di maxi risarcimento - Le Cronache
Cronaca

Festa dei Dj al Polo agroalimentare: respinta richiesta di maxi risarcimento

Festa dei Dj al Polo agroalimentare: respinta richiesta di maxi risarcimento

di Erika Noschese
Era il 2018 quando, presso il Polo Agroalimentare di Salerno, doveva tenersi la festa dei dj,  “It 20th Anniversary”, che avrebbe dovuto ospitare dj nazionali ed internazionali presso la struttura comunale del Polo annonario per 24 ore di seguito. Una manifestazione di musica tecno-elettronica da svolgere in un doppio stage dalle 18,00 del primo dicembre 2018 ininterrottamente fino alle ore 6 del giorno successivo. A poche ore dall’inizio della kermesse il sindaco Napoli firma l’ordinanza per annullare la manifestazione in quanto – stando a quanto dichiarò il sindaco in quell’occasione – “a seguito di un’attività istruttoria resa complicata da ritardi non ascrivibili all’amministrazione comunale, è pervenuta al sindaco un’ultima sollecitazione della Questura relativa “alla vendita, detenzione, somministrazione di superalcolici e bevande in bottiglie di vetro e lattina”. La vicenda è approdata in tribunale, con gli organizzatori che hanno chiesto i danni all’amministrazione. Un maxi risarcimento pari a circa un milione di euro, la cifra ipotizzata dagli organizzatori che però non ci sarà. Ieri infatti, il Tar ha scritto la parola fine, respingendo la richiesta di risarcimento danni. Secondo il tribunale amministrativo regionale, infatti, gli atti erano tutti corretti. “Le prescrizioni imposte dagli enti preposti (limite di capienza all’interno dei capannoni, divieto di accesso all’esterno, divieto di overbooking, divieto di vendita all’interno dei capannoni e nell’area antistante, entro il raggio di un chilometro, di bottiglie di vetro e comunque di superalcolici) rappresentano misure, non irragionevoli, atte a scongiurare rischi per l’ordine pubblico”, si legge nella sentenza del Tar Salerno. Una decisione motivata dal fatto che secondo la commissione di vigilanza all’interno della struttura dovevano esserci non più di duemila persone ma gli organizzatori avevano previsto una presenza ben più importante per un evento che avrebbe dovuto avere riscontro a livello nazionale, magari internazionale.
“Non appare quindi irragionevole che la capienza massima teorica (2400 persone per capannone, secondo i calcoli esibiti dalla ricorrente) sia stata, nella circostanza, ridotta a 1.000 persone per capannone – si legge ancora nella sentenza del Tar – La domanda risarcitoria, in conclusione, va respinta, in ragione della conclamata legittimità degli atti impugnati. Si rileva che la decisione di non realizzazione fattuale dell’evento, ed il conseguente pregiudizio patrimoniale invocato dalla parte ricorrente, sotto il profilo eziologico appaiono interamente riconducibili ad una scelta della società ricorrente”.