«Fermiamo il consumo di suolo in città» - Le Cronache
Salerno Attualità Primo piano

«Fermiamo il consumo di suolo in città»

«Fermiamo il consumo di suolo in città»

di Giovanna Naddeo

Stop al consumo del suolo e alla cementificazione degli spazi liberi in città. E’ il messaggio lanciato dalle associazioni “Arcan – Salerno Cantieri&Architettura”, “Fridays For Future – Salerno”, “Greenpeace Gruppo Locale Salerno”, “Link Fisciano” e “Voglio un Mondo pulito” riunitesi nei locali del circolo Arci Marea nel pomeriggio di venerdì scorso. «E’ in atto una disastrosa espansione edilizia (di lusso, non popolare) affidata a pochi costruttori privati, di fronte al decremento costante della popolazione» sottolinea Rosita Gigantino del circolo Arci Marea. «La cementificazione non porta a risolvere i problemi della vivibilità e viabilità della città. Le famiglie si sono trasferite nei comuni limitrofi e la rete di trasporti cittadina non funziona, comportando l’inevitabile aumento del traffico su gomma e dell’inquinamento». Al centro del dibattito, la proposta di iniziativa popolare “Salva Salerno”, con la richiesta all’ente comunale, in occasione della revisione decennale del piano urbanistico comunale, di approvare un nuovo strumento urbanistico che riduca le nuove costruzioni a Salerno e il conseguente aumento di suolo sull’intero territorio. «Nuove costruzioni? Non ce n’è bisogno!» ha esclamato il consigliere d’opposizione, Gianpaolo Lambiase. «Ci sono all’incirca dieci mila alloggi liberi in città, di cui cinque mila appartenenti al patrimonio già esistente e attualmente in vendita, e sei mila di nuova costruzione. Di questi ultimi, solo il 30% è stato venduto». E aggiunge: «Tutto ciò a discapito della congestione del traffico in città e della presenza di una rete fognaria già disastrosa». «Il nostro obiettivo» – ha affermato Elisa Macciocchi, presidente Legambiente Salerno “Orizzonti” «è portare creare massa critica, per rendere le persone sempre più consapevoli dei tempi che stiamo vivendo e del necessario cambiamento di rotta. Per quanto riguarda Legambiente, quest’anno porteremo avanti due focus rivolti ai giovani e ai bambini dai zero ai sei anni, seguendo i dettami del metodo Montessori. Grazie all’estro creativo di Bruno Munari, abbiamo individuato attività laboratoriali che avvicinino i più piccoli a nuova visione dell’ecosistema».