di Francesco De Pisapia
CAVA DE’ TIRRENI – La squadra di Giacomo Modica che oggi pomeriggio, come di consueto, riprenderà gli allenamenti, ha finalmente sfatato il tabù “Lamberti” riassaporando il gusto della vittoria. Tra gli artefici dei primi tre punti interni del 2019, l’attaccante Giuseppe Fella che, come nello scorso torneo, comincia a sentire l’aria di primavera e a sbocciare come i frutti della stagione: “Non è facile affrontare una squadra che si chiude. Siamo scesi in campo con la voglia di vincere e ci abbiamo creduto fino alla fine. Molte gare, però, se non si riescono a sbloccare su azioni, si sbloccano spesso e volentieri su calci piazzati e sull’angolo di Sainz-Maza ci ho creduto e sono andato sul secondo palo sperando che Migliorini la ciccasse….(se la ride).” Il calciatore al secondo anno con la maglia biancoblù, è alla sua prima doppietta in carriera tra i professionisti e domenica con le cinque reti raggiunte, ha eguagliato il proprio compagno di reparto Sciamanna risultando ora il più prolifico degli attaccanti: “Spero di poter raggiungere l’obiettivo della doppia cifra, meta che mi ero prefisso di centrare ad inizio stagione. Anche se parto da attaccante esterno, preferisco più giocare tra le linee e cercare il fraseggio con i compagni”. Per il tipo di gioco che la Cavese attua tutti i calciatori sono coinvolti; allo stesso attaccante che ama essere chiamato in causa, in qualche circostanza, è stato riservato anche qualche fischio da parte del pubblico: “Fa parte del gioco: quando vuoi giocare palla a terra e gli schemi coinvolgono tutti i calciatori a partecipare attraverso azioni più manovrate, poi ci sta che puoi sbagliare negli ultimi metri per tanti motivi e tra questi le non perfette condizioni del terreno di gioco come mi accadde in occasione della gara con il Rieti.” Ma da quando il tecnico di Mazara lo ha collocato nel ruolo di “falso nueve” per necessità nella gara di Lentini, il numero undici metelliano ha realizzato tre gol nelle ultime cinque gare: “In effetti giocare da punta centrale come già avevo fatto anni addietro quando militavo nel settore giovanile, ti consente di stare più vicino alla porta, di attaccare la profondità e di spaziare liberamente. Penso che sia la posizione più consona alle mie caratteristiche quella di giocare tra le linee, perché quando parti da esterno sei più prevedibile.” Infine una dedica speciale per la doppietta: “I gol di oggi li dedico uno a mio figlio che per la prima volta è venuto allo stadio e mi sa che porta bene. L’altro ad Emidio persona che ho conosciuto domenica mattina e che sta attraversando un periodo particolare.” L’impegno che attende Domenica la Cavese, sulla carta appare proibitivo. La capolista presenta numeri impressionanti: imbattuta da inizio torneo, miglior attacco con 49 reti e realizzate da ben 15 calciatori, miglior difesa con 9 gol subiti e porta inviolata da ben 887′ minuti (ovvero il portiere Branduani non ha preso ancora gol nel girone di ritorno). I metelliani saranno quindi di scena al “Menti” di Castellammare nel derby contro la Juve Stabia e sarà anche l’occasione da ambo le parti di ricordare l’indimenticato Catello Mari. Di sicuro salterà il match il centrocampista Migliorini uscito anzitempo per un problema all’adduttore, ma i ragazzi di mister Modica, nonostante l’assenza del leader della mediana, certamente vorranno ben figurare e fermare così, dopo il Trapani, anche le vespe stabiesi.