In risposta alle dichiarazioni del sindaco di Salerno su Fanpage, ribadiamo che una recente sentenza della Cassazione legittima il saluto durante una commemorazione. I nostri militanti, accusati ingiustamente di apologia due anni fa, sono stati assolti per “non luogo a procedere”. Il sindaco Napoli si sente forse al di sopra della legge e delle sentenze definitive?
In merito alla commemorazione di Carlo Falvella, sottolineiamo che la targa commemorativa è stata trascurata dal comune e solo i nostri militanti hanno provveduto alla sua manutenzione. Se fosse stato per il sindaco, sarebbe ancora coperta di vernice e muffa.
Contrariamente a quanto affermato dal sindaco, il fratello di Carlo partecipa ogni anno alla nostra commemorazione, con cui manteniamo un rapporto di stima e amicizia. Inoltre, il sindaco non ha criticato la contestazione di un dibattito universitario da parte di collettivi di sinistra, né le frasi offensive apparse sulle pagine dell’UDS.
Questi atti sono considerati gesti democratici? Non meritano forse una dichiarazione indignata? Sul rispetto dei morti e sull’etica, non abbiamo nulla da imparare né dal sindaco né da coloro che hanno vilipeso la memoria di un ragazzo di 19 anni assassinato.
Continueremo a ricordare Carlo come facciamo da 16 anni. Ognuno risponde secondo la propria natura, e la vostra infima l’avete dimostrata chiaramente in questi giorni.
