di Luca Capacchione
I giudici del Tribunale del riesame, lasciano il consigliere comunale sospeso, Francesco Falcone agli arresti domiciliari. A distanza di due settimane, continua a pesare la vicenda che lo vede indagato per concussione e abuso d’ufficio per l’assegnazione dei posteggi fuori mercato destinati ai venditori ambulanti sul territorio cittadino. Le toghe del collegio presieduto dalla giudice Dolores Zarone, con la dottoressa Enrichetta Cioffi come relatrice, non fanno sconti all’imprenditore edile battipagliese, agli arresti dal 16 giugno scorso nell’ambito dell’inchiesta sulla tentata concussione per il posteggio fuori mercato di via Belvedere. In calce ad un corposo provvedimento, lungo quarantacinque pagine, le toghe negano l’annullamento della misura cautelare: scrivono di condividere in pieno le motivazioni che hanno indotto il gip Alfonso Scermino, a ritenere attendibili – sulla stregua della pm Elena Cosentino – le ricostruzioni fornite dall’ambulante che aveva denunciato i tentativi di concussione ai propri danni. Falcone potrà impugnare il provvedimento davanti alla Corte di Cassazione, forse senza i gradi consigliere: l’imprenditore ora ha preso a valutare l’idea delle dimissioni, finora mai prese in considerazione, da quel parlamentino battipagliese che l’ha ospitato per venticinque anni di fila, quella di settembre scorso, con 363 voti, era la sesta rielezione. Proprio lo status d’eletto nella pubblica assise cittadina, influisce: in assenza di misure restrittive, infatti la sospensione decadrebbe. Nell’ultimo consiglio comunale, Falcone è stato temporaneamente sostituito da Francesca Napoli già assessore nella prima Giunta presieduta nel primo mandato elettorale da Cecilia Francese e prima dei non eletti della lista “Con Cecilia”.