Fabio D’Alessandro è tra i candidati della lista “Libertà e Progresso per Capaccio Paestum” della coalizione “Il Futuro è Ora” a sostegno del candidato sindaco Emanuele Sica. Imprenditore, da anni è attivo in vari settori economici ed è sempre stato innamorato della politica oltre che della sua città. Ed è proprio a Capaccio Paestum che ha deciso di dedicare il suo impegno e i suoi sforzi per cercare di migliorare la città, per cercare di offrire quante più possibilità ai cittadini di oggi e a quelli di domani, per dare ai giovani la possibilità di scegliere, per gettare le basi di un futuro diverso e non già scritto.
Cominciamo dal principio: perché la scelta di candidarsi?
“Perché quella della politica è una passione, una passione molto forte che mi spinge ad impegnarmi per il mio territorio e per la mia città. So che è difficile amministrare, sono dinamiche complesse che si devono saper affrontare, leggere e capire. In questa tornata elettorale non volevo impegnarmi perché non vedevo una valida alternativa a quanto c’è stato negli ultimi anni. Quando poi sono stato chiamato da Emanuele Sica ho deciso che con lui la sfida sarebbe stata molto più interessante perché lui, come guida, è quella figura che manca sul nostro territorio”.
“Libertà e Progresso per Capaccio Paestum” è una delle liste a sostegno della coalizione…
“Il futuro è ora. Penso che sia una frase stupenda, perché è intrinseco il significato di voglia di mettersi in gioco, il dovere di impegnarsi, la necessità di dare a Capaccio Paestum un nuovo volto e nuove prospettive. Libertà vuol dire che questa città deve liberarsi dall’oppressione. Il popolo è oppresso e vuole liberarsi da un giogo che lo tiene fermo senza possibilità di potersi farsi sentire. Progresso invece significa domani. Vuol dire creare i presupposti con i quali i nostri tanti giovani possano rimanere qui. Oggi purtroppo i giovani sono sfruttati sotto vari punti di vista e molti di loro, per sentirsi apprezzati ed avere un lavoro dignitoso, decidono di andare via. Vanno al nord o addirittura all’estero e lasciano questa terra che si sta via via spopolando. Ci vuole quindi il progresso per puntare ad un domani che sia assolutamente diverso, pregno di possibilità. Il progresso ci poterà ad un avvenire dove tutti troveranno il proprio posto, all’altezza delle proprie possibilità e aspirazione”.
Se ha scelto di candidarsi, è perché ritiene che Capaccio Paestum abbia delle problematiche: quali?
“Come ho detto prima, io penso molto ai nostri giovani e ai nostri figli. Penso ai più piccoli che non hanno luoghi dove fraternizzare, dove incontrarsi. La città di Capaccio Paestum è enorme e molto varia con tante frazioni o quartieri. Non è però ben collegata e questo è un elemento che ricade anche sui ragazzi che non possono incontrarsi dopo la scuola se non fosse per i genitori che li accompagnano. Con un trasporto pubblico, magari elettrico, questa problematica sarebbe risolta e andrebbe anche a favorire il turismo”.
Capaccio Paestum, però, ha già il suo turismo…
“Vero. Tutti amiamo e conosciamo l’area archeologica e il mare, aspetto sul quale ci sarebbe molto da ridire, ma non tutti conoscono il centro storico. Il turista arriva in città e poi? Non ha alternative se non andare negli scavi e poco altro. E quindi una rete di collegamenti su gomma può dare la possibilità al visitatore di conoscere la città e di spendere in città. A proposito di collegamenti, nel nostro programma abbiamo anche un serio intervento per la stazione di Capaccio, denominata Capaccio – Roccadaspide. Era nei programmi di qualcun altro cinque anni fa e oggi è ancora così. Abbandonata a sé stessa, con barriere architettoniche e tante altre criticità. Per non parlare poi di quello che viene venduto come lungomare dove spesso si consumano furti nelle auto. Un paese turistico deve essere sicuro, altrimenti non si potrà mai costruire un vero turismo”.
C’è un problema legato all’occupazione?
“Certo. Il modus operandi di chi amministra è dare lavoro per pochi spiccioli. Poche centinaia di euro al mese non bastano per una famiglia. Con quei soldi devono decidere se pagare le bollette, l’eventuale affitto o se portare il piatto a tavola. Qui funziona così e fin troppe volte si baratta quel osto di lavoro per il consenso, per la non partecipazione, per il silenzio, per il voltarsi dall’altra parte. Libertà, quella che abbiamo inserito nel nome della lista e nel nostro programma, è anche questo. Avere un lavoro al comune o nelle partecipate, ma essere liberi di dire e pensare ciò che si vuole, senza alcuna oppressione da parte di nessuno”.
In un suo intervento, ha più volte formulato l’invito al voto…
“Mi sono rivolto in particolare ai neo maggiorenni, a coloro che per la prima volta potranno godere di questo diritto. Insieme alle comunali, c’è anche la sfida delle Europee e in entrambi i casi il valore di questo voto è fondamentale. Ovviamente auspico che chi andrà a votare avrà il piace di votare per questa squadra ed esprimere una preferenza per il sottoscritto, ma l’importante è andare a votare ed esercitare un diritto fondamentale. L’astensionismo registrato cinque anni fa qui a Capaccio Paestum è una brutta pagina di storia che deve essere dimenticata”.
Un appello a votare per Lei…
“Sono un semplice cittadino che vuole fare del bene. Non interessi personali, il mio unico obiettivo è questa città, la sua crescita e il suo risollevarsi da una situazione fin troppo difficile. Il futuro è ora!”.