Giovanni Citarella pronto a parlare di nuovo con il pm nell’ambito dell’inchiesta sul giro di evasione su cui indaga la guardia di finanza di Salerno. Nelle prossime ore, il patron della Nocerina calcio chiederà al pm Roberto Lenza della procura di Nocera Inferiore di essere interrogato per la seconda volta.
Cosa ha da dire l’imprenditore nocerino? E poi, la procura lo ascolterà? Questi gli interrogativi di queste ore. Intanto il pm Lenza e il nucleo di polizia tributaria di Salerno stanno indagando serratamente su Citarella e sulle dichiarazioni rese già in un primo interrogatorio reso nei giorni scorsi, alla presenza del suo legale, l’avvocato Michele Sarno.
La procura di Nocera Inferiore e i finanzieri del tenente colonnello Antonio Mancazzo stanno passando a setaccio una serie di atti relativi a un giro di evasione fiscale in provincia di Salerno, che sarebbe di notevoli dimensioni. I militari vogliono vedere chiaro anche nel bilanci dell’imprenditore nocerino, compresi quelli della Nocerina calcio, la squadra di cui è presidente Citarella.
Per il momento, è bene ricordarlo, al patron rossonero non è stata mossa nessuna contestazione dettagliata.
Certo è che l’inchiesta del nucleo di polizia tributaria fa tremare molti imprenditori della provincia di Salerno e anche i loro consulenti, italiani e stranieri. Nell’obiettivo degli inquirenti anche altri “possidenti” che non hanno nulla a che fare con Citarella, tutti probabili protagonisti di un mega giro di evasione fiscale.
L’imprenditore nocerino da mesi è in una fase collaborativa con la magistratura anche in altre inchieste. Nelle scorse ore. Citarella è stato interrogato nuovamente dal pm Vincenzo Montemurro della Dda di Salerno in merito al sistema “Cava” (le inchieste su Cava de’ Tirreni”) e al tesseramento del Pdl. Due ore di interrogatorio probabilmente sull’intreccio politica affari, che coinvolgerebbe pure personaggi di rilievo del salernitano e non solo. Si è trattato con grande probabilità di conferme e acquisizioni di nuovi elementi investigati dopo le perquisizioni del due novembre scorso a professionisti e politici cavesi e che tanto scalpore aveva creato non solo nella vallata metelliana.
Giovanni Citarella non avrebbe fatto particolari dichiarazioni, affermando di non aver mai avuto rapporti lavorativi con l’amministrazione comunale di Cava dei Tirreni.
Ormai sembra sempre più profilarsi che non si possa più parlare di un sistema Cava ma di uno che coinvolga anche l’Agro nocerino se non l’intera provincia di Salerno e ancor di più la Campania. Un’indagine, quella del sostituto procuratore Montemurro, che potrebbe passare alla storia giudiziaria ma anche politica e imprenditoriale della provincia di Salerno, con tante scosse a un sistema di malaffare consolidato, nell’attesa del “big one”, la grande operazione investigativa che chiuda il cerchio. Per il momento la Procura e lo stesso avvocato difensore Sabato Romano hanno smentito l’interrogatorio di Gennaro Citarella sempre per la vicenda di Cava dei Tirreni.