di Erika Noschese
Italia Viva presente alle prossime competizioni elettorali, a partire dalle Provinciali del mese di giugno 2024, verosimilmente il giorno 9. La conferenza arriva da Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale che anticipa i congressi cittadini in programma nel mese di ottobre. Tutto pronto anche per le europee 2024: in campo scenderà, da protagonista, l’attuale assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo. Consigliere Pellegrino, innanzitutto partiamo dalle ultime elezioni amministrative che confermano, ancora, il ruolo del centrosinistra sul territorio provinciale di Salerno. Italia Viva è stata presente in alcuni comuni ma con civiche, perché questa scelta?
«La scelta di presentarci con liste civiche in alcuni comuni non è una decisione esclusiva di Italia Viva, ma un fenomeno che coinvolge tutti i partiti politici. Attualmente, soprattutto nelle elezioni amministrative si sceglie la persona piuttosto che il partito. Tuttavia, ritengo fondamentale che i partiti politici riaffermino il proprio ruolo e le proprie identità. Italia Viva lavora in questa direzione, offrendo un punto di riferimento solido per gli amministratori locali rappresentando i valori liberali, riformisti ed europeisti, di cui ce n’è fortemente bisogno. Purtroppo, uno dei problemi della politica dei nostri tempi è anche la scomparsa dei partiti dalle schede elettorali, sostituiti dalle liste civiche che certamente danno meno punti di riferimento agli elettori , allontanandoli dalla partecipazione attiva. Nei partiti c’è quanto meno un’identità, un progetto, un’idea, ci sono dei valori, c’è un’idea di futuro, cose che non possiamo ritrovare nelle liste civiche. Ritengo determinante che i partiti ritrovino il loro ruolo. Sono particolarmente contento che soprattutto nell’ultimo periodo sono tanti gli amministratori che aderiscono a Italia Viva, anche in provincia di Salerno».
Sulla nascita del Terzo Polo, ad oggi, sono stati fatti un bel po’ di passi indietro. L’ipotesi è definitivamente tramontata ormai. Se l’aspettava?
«Personalmente, non ho rimpianti riguardo alla mancata nascita del Terzo Polo. Ho espresso apertamente il mio scetticismo verso quella che sembrava essere diventata un’operazione esclusivamente “romana”, distante dai territori. Non era più un partito nuovo bensì la somma di due partiti e questo ha spento gli entusiasmi di molti che vivono i Territori in modo attivo. Tuttavia, manteniamo una totale affinità e collaborazione con Azione su tematiche e idee comuni».
Italia Viva resta fedele al centrosinistra e al Pd. Cosa pensa del nuovo corso dem dettato dalla segretaria Elly Schlein?
«Non c’è nessun appiattimento di Italia Viva nei confronti del Pd. Non è un caso che Italia Viva nasca proprio dal dissenso di Matteo Renzi rispetto a determinate politiche, distanti da quel PD che aveva conquistato il 40% degli elettori. Attualmente, il Pd sembra essere particolarmente spostato a sinistra, inseguendo il populismo di altre formazioni politiche come i Cinque Stelle. Noi invece guardiamo a valori come il riformismo, il liberalismo e l’europeismo. Questo non significa che non si possano trovare convergenze, purché si evitino logiche sovraniste e populiste, a cui siamo decisamente alternativi».
Registro tumori, a che punto siamo?
«La creazione del Registro dei tumori è una delle battaglie che porto avanti con fermezza in Consiglio regionale. Conoscere i dati reali sull’incidenza tumorale ci permetterebbe di sviluppare strategie sanitarie efficaci e mirate nel territorio. È irrazionale, nell’era della tecnologia avanzata, non essere in grado di ottenere dati analitici sull’incidenza dei tumori nelle varie aree aggiornati in tempo reale. Sono in programma riunioni tecniche con la Direzione sanitaria regionale per accelerare la creazione di un Registro dei tumori aggiornato e allineato ai tempi attuali, alle quali sto partecipando direttamente».
Allarme nel Cilento per la peste suina. In questo momento è necessario tutelare gli allevatori che rischiano un grave danno economico…
«Sono dalla parte degli allevatori senza se e senza ma. Non sono certamente loro ad aver provocato la peste suina e non è assolutamente giusto che debbano essere loro a pagare il prezzo più alto, mettendo a rischio anche la sopravvivenza della propria azienda. Nella mia interrogazione ho chiesto sia al Presidente De Luca che all’Assessore Caputo, che stanno lavorando in questa direzione, di dare subito un segnale agli allevatori. In primo luogo a coloro che nei nostri Territori hanno investito i propri sacrifici, la propria vita e oggi sono in ginocchio con il rischio di distruggere non solo la loro economia familiare ma anche un’identità rurale. La Regione Campania ha dato già disponibilità a mettere in campo una strategia di indennizzi per gli allevamenti anche per quelli di autoconsumo. Dobbiamo inoltre lavorare per ridurre quella che è l’area infetta. Al momento il focolaio è concentrato in un’unica zona, quindi non ha senso avere dichiarato zona rossa una superficie di 20 km, così come richiesto dalla Comunità europea. A oggi, solo i cinghiali sono risultati infetti, non ci sono stati casi di peste suina legati ai maiali. Occorre, quindi, al più presto un’azione efficace per l’abbattimento dei cinghiali. Nel parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni abbiamo un modello organizzativo con numerosi Selecontrollori già operativi, sarebbe opportuno coinvolgerli».
2024 anno delle Provinciali, quale ruolo giocherà Italia Viva?
«Saremo presenti con la lista di Italia Viva in tutto il territorio della provincia; abbiamo una classe dirigente capace, forte e autorevole. Sono molto ottimista, ritengo che Italia Viva alle prossime elezioni provinciali riuscirà ad esprimere sicuramente un consenso importante e significativo con una lista che sarà espressione dei Territori. L’attuale metodo di elezione indiretta delle province va superato. E’ giusto restituire la parola ai cittadini e avere dei rappresentanti eletti da loro. Ritengo che le rappresentanze indirette non sono mai realmente democratiche e rappresentative».
Provinciali ma anche Europee e, nel 2026, le regionali. Un lavoro costante che richiedere, forse, la convocazione di un tavolo di centrosinistra. IV proverà a conquistare il Parlamento Europeo?
«Al Parlamento europeo saremo presenti, già annunciata la candidatura del nostro assessore all’Agricoltura Nicola Caputo e stiamo lavorando anche su altre candidature autorevoli. Ci aspettiamo un risultato importante, proprio per l’attenzione che Italia Viva ha rivolto alle politiche europee. Non a caso Matteo Renzi è tra i leader più considerati a livello internazionale. Da Presidente del Consiglio ha lavorato molto su quelli che sono i temi dell’Europa e degli equilibri internazionali. A ottobre ci saranno i congressi cittadini in ogni comune per strutturare una classe dirigente in grado di affrontare al meglio i prossimi appuntamenti elettorali».
Primi mesi del governo Meloni, quale la sua opinione?
«Precisiamo innanzitutto che siamo all’opposizione del Governo Meloni. Ma la nostra è un’opposizione costruttiva; viene prima l’interesse del Paese e poi gli interessi dei singoli con iniziative e proposte costruttive. La riforma della Giustizia ne è un esempio, infatti sempre più c’è bisogno di una riforma seria e coraggiosa, che eviti le tantissime anomalie e ingiustizie verificatesi negli anni. Da parte nostra certamente non ci sarà un’opposizione distruttiva, demagogica e populista. L’augurio è che dal governo Meloni vengano proposte di riforme che tengano in considerazione le reali necessità del Paese, che ha bisogno di una stagione fortemente riformista. Certo che se l’esempio delle riforme del Governo Meloni sono rappresentate dalla proposta di legge dell’autonomia differenziata del Ministro Calderoli, il mio giudizio diventa assolutamente negativo».