di Pina Ferro
Espianto e autopsia in un unico intervento. Saranno ora gli esami istologici sul tessuto cerebrale a fare luce sulle cause del decesso di Daniela Delli Priscoli, la 37enne di Mercato San Severino giunta al “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno” in coma a seguito di una emorragia cerebrale. Tre gli avvisi di garanzia che sono stati notificati dopo la denuncia presentata dal marito della donna Gerardo Capuano presso la Procura di Nocera Inferiore. Il Sostituto Procuratore Capece ha iscritto nel registro degli indagati tre camici bianchi in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Mercato San Severino e che nei giorni scorsi avevano visitato la donna.
Nella stessa giornata di ieri la salma è stata restituita ai familiari per il rito funebre in programma quest’oggi. Daniela Delli Priscoli era sposata e madre di tre bimbi.
Il via libera all’espianto è arrivato nella mattinata di ieri dopo lo stop giunto l’altra sera a seguito della denuncia del marito della paziente. Questi dopo aver appreso della morte clinica della moglie ha presentato una denuncia chiedendo chiarezza sulla vicenda. Secondo l’uomo, infatti, i medici del pronto soccorso dell’ospedale Fucito di Mercato San Severino, dove la 37enne negli ultimi 20 giorni si sarebbe recata lamentando una forte emicrania, non avrebbero dato il giusto peso alla sintomatologia riferita dalla signora.
Daniela Delli Priscoli da alcune settimane soffriva di emicrania e pare che si fosse rivolta sia ai medici dell’ospedale di Nocera che a quelli di Mercato San Severino dove è stata anche riaccompagnato in emergenza dopo la perdita di coscienza di qualche giorno fa quando poi è stato disposto il trasferimento al Ruggi dove è arrivata in un grave stato di coma. Secondo alcune indiscrezioni pare che la donna nel corso di un ricorso alle cure dei medici del Fucito abbia rifiutato il ricovero. Si tratta di un’indiscrezione che al momento non trova conferme.
I camici bianchi dell’ospedale salernitano non hanno potuto fare altro che decretare la morte clinica della donna e avviare le procedure per l’espianto in ottemperanza della volontà della 37enne. Infatti, quando era in vita Daniela aveva espressamente dato il proprio consenso alla donazione degli organi in caso di morte. Espianto che in un primo momento è stato bloccato dalla denuncia del marito.
Ieri poi la decisione del magistrato che ha disposto l’autopsia e dato il via libera all’espianto. In sala operatoria erano presenti sia i chirurghi che hanno prelevato cuore, fegato, reni e cornee e il medico legale incaricato dalla Procura Giovanni Zotti che ha prelevato il cervello sul quale verrà effettuato l’esame istologico. Sarà ora il medico legale a dover stabilire la causa che ha determinato l’emorragia che probabilmente è da ricondurre ad un’aneurisma, e se la donna poteva essere salvata.