di Monica De Santis
Il troppo caldo sta portando alla luce una problematica davvero molto seria. Ovvero l’emergenza acqua. Al fine di evitare gli sprechi e di fronteggiare l’emergenza tre sindaci hanno firmato ordinanze facendo seguito alla nota dell’Ausino, società di gestione del servizio idrico integrato, che ha segnalato “la presenza di cali di pressione delle reti idriche interne dei Comuni gestiti, a causa di eccessivi assorbimenti, che non sono giustificabili con il normale utilizzo della risorsa idrica a scopo potabile”. Ravello, Vietri Sul Mare e Cava de’ Tirreni sono i tre comuni che hanno adottato delle misure anti spreco. A Ravello, il sindaco Paolo Vuilleumier ha ordinato “il divieto assoluto dell’utilizzo dell’acqua potabile erogata dalla rete comunale di distribuzione, per usi diversi da quello civile/domestico (irrigazione/innaffiamento orti, giardini, prati, riempimento piscine, lavaggio auto, annaffiamento di corti e/o piazzali e qualsiasi altro uso diverso dal consumo umano)”. Anche a Cava de’ Tirreni, il primo cittadino Vincenzo Servalli ha vietato l’utilizzo dell’acqua potabile erogata dalla rete cittadina per utilizzo diverso da quello civile domestico. “Cambiamenti climatici, siccità, aumento della domanda e sprechi stanno gravemente compromettendo la disponibilità di una risorsa così preziosa come l’acqua”. Stessa ordinanza anche a Vietri sul Mare sottolinea come “l’emergenza siccità, con l’impennata anomala delle temperature, sta diventando un problema serio per il territorio”.