Emanuel Ruocco: Cilento poco attrattivo - Le Cronache
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Emanuel Ruocco: Cilento poco attrattivo

Emanuel Ruocco: Cilento poco attrattivo

di Erika Noschese
Resta il Cilento la zona più accessibile, in termini di costi per strutture alberghiere ed extralberghiere per il Capodanno, come emerge dalle piattaforme online di prenotazioni che vedono, in diverse parti della provincia di Salerno, costi addirittura raddoppiati. «Questo perché abbiamo poco da proporre rispetto ad iniziative che potrebbero suscitare l’interesse di turisti e visitatori», ha dichiarato Emanuel Ruocco, presidente dell’associazione Vivi Cilento che fa il punto della situazione sulle presenze turistiche in questo periodo di festività natalizie e spinge per l’apertura, a breve termine, dell’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi, infrastruttura fondamentale per rendere il Cilento ancora più attrattivo e dare un segnale concreto al turismo, particolarmente colpito da due anni di pandemia.
Notte di San Silvestro, il Cilento resta la zona più accessibile in termini di strutture alberghiere ed extralberghiere. Da presidente dell’associazione Vivi Cilento qual è la sensazione per questo Capodanno?
«In merito alle tariffe sì, rispetto a Salerno città e Costiera Amalfitana abbiamo prezzi più accessibili. Questo perché abbiamo poco da proporre rispetto ad iniziative che potrebbero suscitare l’interesse di turisti e visitatori. Per quanto riguarda le previsioni, tenendo conto che oggi sono disponibili meno del 50% dei posti letto perché tante strutture sono chiuse, possiamo ritenerci soddisfatti, anche con tariffe tendenzialmente più alte dello scorso anno: si parte dai 60 ai 120 euro a notte, anche ovviamente in base al tipo di struttura che si sceglie ragion per cui i prezzi possono variare ma in linea di massima questo è il target economico. Il B&B parte dai 60 euro a camera matrimoniale mentre albergo e resort dai 120 euro in su».
È il primo Capodanno post pandemia, un anno di speranza e di ripresa. Come sta reagendo il Cilento? Si registra una ripresa per il settore turistico?
«Sicuramente l’italiano ha voglia di andare in giro. Ho letto delle statistiche, tenendo conto anche dei portali, l’indice delle prenotazioni è molto più alto rispetto allo scorso anno ma tutto sotto data, ovvero proprio agli sgoccioli. Le temperature, inusuali per il Cilento in questo periodo dell’anno, sicuramente favoriscono la presenza turistica sul territorio».
Rispetto a due anni fa, come è cambiato il mondo del turismo?
«Sicuramente stiamo imparando a convivere con il covid, ci sono nuovi casi in Italia ma è giusto conviverci e andare avanti, senza rinunciare ad una vacanza, un week end o al Capodanno per paura di essere contagiati. Credo sia il momento di rilassarci, goderci la famiglia, gli amici. Questo emerge anche dal confronto con altri imprenditori turistici, associazioni di categoria e tenendo conto anche dei dati che stiamo registrando; l’italiano vuole riprendere a viaggiare, anche all’estero e sicuramente ci saranno presenze superiori rispetto al Capodanno passato».
Dai dati in suo possesso quali sono le zone del Cilento maggiormente frequentate e scelte?
«Per quanto constatato, tendenzialmente le aree più interessate da presenze turistiche sono quelle che vanno da Paestum a Castellabate. Per il 31 dicembre, infatti, sono stati organizzati eventi interessanti che richiamano turistici e visitatori ma si registrerà un discreto numero di presenze anche nell’area sud del Cilento, quella che va da Sapri a Marina di Camerota, Palinuro. Ci saranno eventi interessanti anche lì con una bella presenza di turisti per il Capodanno».
Lei prima ha detto che il Cilento non è così attrattivo come il capoluogo di provincia e la Costiera Amalfitana. Cosa manca a questa zona per essere attrattiva?
«Ovviamente, la Costiera Amalfitana ha un fascino che difficilmente si può scalfire, soprattutto in questo periodo storico ma attrae per lo più turisti stranieri a dispetto del Cilento dove i turisti sono per il 90% italiani e il restante 10% stranieri. La Costiera affascina per un motivo storico. Poi, gli eventi sono sempre ben strutturati mentre il capoluogo di provincia investe tantissimo, riceve finanziamenti dalla Regione Campania per Luci d’Artista e quest’anno sul palco di piazza Amendola si esibiranno i Negramaro. Di eventi importanti ce ne sono.
Qui, in Cilento, abbiamo Paestum che attrae; quest’anno ho visto il borgo di Agropoli rianimato, la casetta di Babbo Natale sta piacendo molto e stiamo avendo buoni riscontri. Castellabate resta molto interessante, per gli eventi enogastronomici e non, vive ancora del successo di Benvenuti al Sud, il film che ha reso famoso il borgo, a livello nazionale e internazionale. Il Cilento può fare e dare tanto ma è difficile superare la Costiera Amalfitana. Magari, l’apertura dell’aeroporto potrebbe essere una grande occasione per noi, così come l’Alta Velocità che da qualche anno serve il Cilento e ha portato i suoi frutti in termini di presenze perché è chiaro che gli eventi, senza infrastrutture adeguate, serve a poco».