di Olga Chieffi
Il primo evento del 2019 della galleria Il Catalogo, di Lelio Schiavone e Antonio Adiletta, è stato affidato ad Eliana Petrizzi. Nella sua ricerca, l’artista si è appropriata della tradizione e delle tecniche del linguaggio figurativo e ne ha reinterpretato i caratteri, seguendo una linea di ricerca individuale, ricca di intense modalità espressive. Nei suoi dipinti, l’incontro con la contemporaneità e la quotidianità stimola la narrazione di contenuti in cui il contesto figurativo è completamente rinnovato fino a rarefarsi. L’artista sembra quasi non concentrarsi sul reale per interpretarlo o dipingerlo, ma per mostrarne il mistero indefinibile. Il segno pittorico della Petrizzi, oltre ad avere una dimensione spaziale del tutto propria, ne ha anche una temporale: o meglio, è uno spazio privo di tempo, non sottoposto alle regole di fruizione veloce che segnano i nostri giorni. Non svelare tutto subito, ma lasciare un finale aperto, da scoprire con lentezza: questa l’essenza del ciclo di lavori che verrà presentato al Catalogo. La mostra “Sereno-Implacabile” celebra l’incostanza doppiamente intesa, come disabitudine verso metodicità univoche e condizione favorevole alla divagazione/scoperta, in mano all’artista, esploratrice emozionale, che ha saputo ben “capitalizzare” il rapporto intimamente intessuto con la realtà. Convincente nella possibilità di spostare di qualche grado l’ideale “goniometro pittorico”, la Petrizzi solca terreni formalmente di non facile tessitura, anche se cromaticamente sempre coerenti, catalizzando sullo sviluppo del proprio apparato terminologico anche la necessità di sciogliere la figurazione sotto diverse espressioni. Un nuovo capitolo, la mostra salernitana, dove la coscienza pittorica si dipana tra stesure malleabili, che danno libera evoluzione al contenuto descrittivo del paesaggio quello che era e che ancora (r)esiste oggi (in quanto mai tacitamente immolato), nel meditato andamento prospettico dei piani visivi. È la libertà – oggi senza misure indicativamente formali – di un colore che, in ogni pennellata carica, è iniettato della sua naturale forza espressiva, per l’artista da sempre un mix di potenza suggestiva e profondità avvolgente. Il percorso stilistico ed artistico di Eliana Petrizzi, che possiede il doppio magma delle arti figurative e della scrittura, ci racconta di un’artista coerente nel linguaggio espressivo, ma sensibile e pronta al cambiamento. L’emozione esistenziale che l’artista prova al cospetto del soggetto si trasfigura in visioni liriche e silenti, metafisiche nella loro essenzialità, attraverso gli infiniti passaggi tonali, i cromatismi raffinati che disegnano lo spazio di luce. Nella sua pittura la figurazione lascia, poco per volta spazio ad una interpretazione intimista e tutta mentale in cui, più che il soggetto raffigurato, ciò che emerge è il sentire della condizione dell’anima. La pittura diventa viaggio, sentieri di vita che l’artista ci invita a percorrere insieme a lei, alla scoperta di ciò che si svela oltre l’apparenza. L’arte di Eliana Petrizzi è, quindi, metafora del contemporaneo, dell’uomo di oggi che diventa esploratore di se stesso e dell’altro, in un luogo-non luogo di incontro e di confronto.