Elezioni, troppe promesse vuote e il Pd cilentano crolla. Ad Agropoli Fdi vola - Le Cronache
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Elezioni, troppe promesse vuote e il Pd cilentano crolla. Ad Agropoli Fdi vola

Elezioni, troppe promesse vuote e il Pd cilentano crolla. Ad Agropoli Fdi vola

di Arturo Calabrese

Il Cilento boccia il Partito Democratico. Lo fa senza appello, senza se e senza ma. Il centrodestra vince ovunque in Italia con un’ampia maggioranza, ma il dato cilentano differisce dagli altri territori. La sconfitta netta del Pd, in Cilento, ha un significato diverso. Il comprensorio è amministrato da anni da tale forza di centrosinistra e i problemi sono sotto gli occhi di tutti. Nonostante le tante promesse e i tanti tagli del nastro, l’ospedale di Agropoli è ancora chiuso. Nonostante le promesse e i “tempi brevi” sbandierati sui social, alcune strade provinciali sono ancora lì senza che nessuno abbia fatto qualcosa (e il consigliere provinciale Luca Cerretani, rappresentante del Pd) ne sa qualcosa. Il tribunale di Vallo della Lucania è al collasso. L’ospedale San Luca rischia di perdere importanti e fondamentali reparti. Ma la colpa è tutta del partito di Franco Alfieri, dei vari De Luca, dei piccoli sindaci che devono rispondere ad ordini di scuderia? La colpa è tutta di quel partito che ha lasciato a casa nomi come Federico Conte, Alfonso Andria o Simone Valiante sacrificati per in bene superiore (di De Luca)? Chi governa per molto anni e poi perde consensi come in un’emorragia deve solo fare ammenda e capire cosa sia accaduto.

Nel Cilento è chiaro e i motivi sono quelli esposti sopra a cui si aggiungono i tanti panegirici, le proskynesis dei rappresentanti locali che ringraziano il deus ex machina di turno per un qualcosa di scontato. L’elettorato è stanco e l’occasione era troppo ghiotta per farsela scappare. Attilio Pierro ha vinto, ha stracciato l’avversario Luca Cascone addirittura doppiandolo. Quel Luca Cascone che in consiglio regionale si occupa di lavori pubblici e quindi anche di viabilità. Il popolo manda a casa, dunque, il consigliere regionale e sceglie non di essere rappresentato da chi cilentano non è e da chi viene calato dall’alto. E i sindaci? Anche qui c’è da discutere molto. Diversi primi cittadini cilentani sono in quota Pd grazie anche all’effetto Franco Alfieri. Nonostante ciò, l’elettore non ha ascoltato il proprio sindaco e ha votato in totale libertà. 4 anni fa accadde la stessa cosa e il risultato fu la sconfitta totale di Alfieri candidato alla Camera. La colpa è ricaduta poi su Adamo Coppola che ha pagato con la non ricandidatura.

Ad Agropoli, Fratelli d’Italia conquista ben 2212 voti mentre il Pd di Mutalipassi e Alfieri si ferma a 1525. Coppola ha spostato gli equilibri, inutile girarci attorno, e si è preso la sua rivincita. La sconfitta di Cascone, dunque, sarà additata a quel Mutalipassi che si è preso a giugno la fascia di Coppola? Staremo a vedere, la decisione verrà presa quando Agropoli sarà a pochi mesi dal voto. Se, ovviamente, l’amministrazione Mutalipassi sopravvivrà fino ad allora. Il centrosinistra non ha mai toccato numeri così bassi, come mai prima d’ora ha avuto rappresentanti così poco “di sinistra” e così tanto atlantisti ed europeisti. La sovranità appartiene al popolo, recita la Carta, e la sovranità ha deciso di bocciare chi per troppi anni ha parlato tanto, forse troppo, e portato pochi risultati.