di Erika Noschese
“Una grave responsabilità politica”. Così i Democratici e Progressisti puntano il dito contro la coalizione di centrosinistra, in occasione della prossima tornata elettorale, ad Eboli. Il Movimento politico attacca un noto parlamentare salernitano, “diventato deputato per discendenza familiare, i quali hanno sacrificato la possibilità di mettere in campo una coalizione ampia e forte con una squadra all’altezza delle sfide che ci aspettano per risollevare la nostra città, piegata prima dalla pandemia e poi dalla vicenda politica, amministrativa e giudiziaria dell’ex sindaco Cariello”. Il riferimento, verosimilmente, è a Federico Conte, esponente di Liberi e Uguali, figlio del ben più noto Carmelo. “Noi Democratici e Progressisti, insieme ad altre componenti di area ci siamo spesi senza riserve e con tutti i mezzi della persuasione e del ragionamento politico, sacrificando personalità del nostro campo che pur avrebbero meritato di essere riconfermati nella candidatura a sindaco, come è il caso del compagno Donato Santimone, già candidato l’anno scorso in una battaglia impari, o di altri autorevoli ed illustri compagni come lo stesso compagno Gerardo Rosania, i quali hanno lasciato spazio e lavorato insieme a noi per costruire una candidatura che avesse in città la capacità di aggregare e comporre un campo largo che fosse competitivo ed in grado di vincere davvero la campagna elettorale dei prossimi mesi per il rinnovo dell’amministrazione comunale”, hanno aggiunto. La coalizione di centrosinistra, ad oggi, non esiste: gli elettori faranno i conti con sette candidati sindaci, dopo lo strappo del Pd e la proposta, poi respinta, di lanciare la candidatura di Damiano Capaccio, esponente Del che avrebbe aggregato intorno al Pd, i 5 stelle, una lista propria e almeno altre tre liste di area democratica e progressista, presentandosi all’elettorato con un progetto di discontinuità con l’amministrazione Cariello: “ha preferito far ricadere la scelta della candidatura a sindaco sull’ebolitano, accollandosi la responsabilità di rompere ogni possibilità di coalizzarsi e rinunciando così a giocarsi la partita per vincere ed affermare un modo nuovo di amministrare la città e il suo territorio – hanno aggiunto dal movimento politico – I cittadini e gli elettori devono sapere che, se a Eboli si andrà con sette candidati sindaco solo nell’area del centrosinistra, questo non è solo per responsabilità dei molti che da mesi compaiono in bella vista sui manifesti a colori di questa città, perchè hanno inteso candidarsi per farsi eleggere consiglieri comunali, ma anche e soprattutto per responsabilità di chi ha anteposto le proprie aspirazioni agli interessi generali e dell’area politica che avrebbe dovuto coalizzare e rafforzare, invece di dividerla e indebolirla. Tutto questo produrrà un aumento dell’astensione, perché il centrosinistra è diviso ed ognuno va per sé, nel migliore dei casi avrà fatto un favore alla Dinasty di Santa Cecilia e nel peggiore dei casi alla destra incapace e corrotta che ha malamente amministrato Eboli in questi ultimi sei anni”.