di Erika Noschese
Da un lato una gestione approssimativa, forse aggravata dal periodo estivo e dalla carenza di coordinamento, dall’altro un’escalation di razzismo che non risparmia nessuno, nemmeno i minori. Così, il quarantunesimo sbarco che ha raggiunto la città di Salerno si trasforma rapidamente in terreno di scontro politico, diventando una campagna elettorale senza vinti né vincitori. A innescare la polemica, già a poche ore dall’arrivo dei migranti, è stata la decisione del Prefetto di trasferirli in zona Eboli, scelta contestata dal sindaco Mario Conte. Il trasferimento era motivato dalla necessità di sottoporre i migranti a un periodo di quarantena per presunti casi di vaiolo. Tuttavia, la permanenza nella struttura è durata solo poche ore: molti migranti si sono dati alla fuga, alimentando tensioni e interrogativi. È qui che emerge la gestione approssimativa: si tratta verosimilmente di persone spaventate, disorientate, preoccupate per il proprio futuro e prive di qualsiasi informazione chiara sul motivo della reclusione. Nella giornata di Ferragosto, le Forze dell’Ordine e il personale sanitario sono stati impegnati in interventi di emergenza per soccorrere e rintracciare i migranti fuggiti dal centro di accoglienza di Eboli. In particolare, una donna immigrata di circa 40 anni, nel tentativo di scappare, ha riportato un trauma a un arto inferiore, mentre due uomini sono stati avvistati sull’autostrada, vaganti e senza meta. Intanto, il consigliere di opposizione di Eboli, Damiano Cardiello, ha annunciato l’intenzione di scrivere al Ministro dell’Interno per denunciare l’accaduto. “Tutto come previsto. Vengano Prefetto, Questore e Sindaco a rintracciare i migranti fuggiti – ha dichiarato Cardiello – Altro che controlli, qui si rischia la catastrofe sanitaria! Il vaiolo ha un periodo di incubazione di tre settimane e tutti i fuggitivi sono potenziali vettori. Vanno rintracciati e vanno attivate misure di restrizione sanitaria urgenti”. In seguito agli eventi, l’Asl Salerno si è attivata tempestivamente con gli accertamenti del caso. Sulla base dei referti dell’ospedale Cotugno, ufficializzati nella mattinata di ieri, non è stata confermata la presenza della malattia Mpox tra i migranti sbarcati giovedì. Pertanto, non è necessario attivare alcuna misura di contenimento sanitario legata alla patologia. La comunicazione è arrivata direttamente dall’ASL di Salerno, a firma del dottor Arcangelo Saggese Tozzi, responsabile sanitario della prevenzione collettiva. I migranti che avevano tentato la fuga dal centro di accoglienza in località Macchioncello sono stati prontamente rintracciati e fermati dalle Forze dell’Ordine. Il tentativo di fuga, alla luce delle analisi effettuate sui casi sospetti ricoverati al Cotugno, non ha comportato alcun rischio sanitario, poiché il contagio da vaiolo è stato escluso. Il sindaco Conte, nella serata di venerdì ha annunciato che i migranti sono stati trasferiti per l’identificazione e poi nei centri Cas di competenza. «Si tratta di migranti come tutti gli altri per i quali saranno attivati i protocolli soliti. Dunque la popolazione può stare tranquilla. La decisione del Prefetto era assolutamente precauzionale», ha detto il primo cittadino, utilizzando l’hastag nessun contagio. Non si fa attendere la replica del consigliere Cardiello: «Prendiamo atto che in 48 ore si è passati dalla “sorveglianza sanitaria e controlli” alla “fuga incontrollata”; dalla “quarantena” al “tutti negativi”; dall’apertura del centro in località Macchioncello per “sole due settimane” alla “chiusura in 24 ore”. Le responsabilità di Prefettura, Questura e Sindaco confinate in 48 ore di caos. Basta prenderne atto e Ferragosto termina in serenità». Il sindaco, dal canto suo, rispedisce al mittente ogni accusa: «A conclusione della lunga giornata di ferragosto comunico che tutti i migranti che hanno lasciato il centro di accoglienza di via Macchioncello e presenti in Città sono stati recuperati e unitamente agli altri rimasti nella struttura sono stati trasferiti alla Questura di Salerno per la loro identificazione e destinati ai Cas della Provincia. Con gli accertamenti sanitari negativi sia per il vaiolo che per altre eventuali patologie infettive, il centro di via Macchioncello è stato immediatamente chiuso in ottemperanza a quanto già disposto dal Prefetto. Mi corre l’obbligo di ringraziare il vice comandante dei vigili urbani Iula, gli agenti Tortora e Della Corte, i Carabinieri della compagnia di Eboli e il loro Comandante il capitano Gentili e gli interpreti che, grazie al consigliere Matteo Balestrieri presente per l’intera giornata al mio fianco, mi hanno coadiuvato per intercettare i migranti in fuga nella città, a parlargli e convincerli a rientrare al centro per recarsi poi in Questura. A chi con fake false o commenti interessati ha tentato di seminare il panico con ingiustificati allarmismi pur di screditare la mia persona e l’amministrazione comunale per fini personali e politici di qualcuno, rimetto le falsità e le offese».





