Eboli, chiude l’ospedale: sarà solo ambulatorio senza posti letto - Le Cronache
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Eboli, chiude l’ospedale: sarà solo ambulatorio senza posti letto

Eboli, chiude l’ospedale: sarà solo ambulatorio senza posti letto

di Eugenio Verdini
Era tutto chiaro da tempo, adesso c’è anche una specie di ufficialità che farà fischiare le orecchie a quanti avevano fatto finta nei mesi scorsi di non vedere, addirittura di negare l’attacco durissimo che dalla Regione veniva portato a Eboli ed al suo ospedale. I numeri e la programmazione sono impietosi: a Battipaglia si realizzerà un ospedale da 304 posti letto, che comprenderà tutti i posti letto degli attuali nosocomi di Eboli e di Battipaglia. Per gli ospedali che conosciamo oggi ci sarà o il ridimensionamento a struttura sanitaria territoriale, una specie di ambulatorio, o addirittura la demolizione. Altro che attenzione per il territorio ebolitano, altro che investimenti e programmazione per Eboli. Naturalmente è stata durissima la reazione dell’Amministrazione comunale, affidata al sindaco, Mario Conte. «È bene che i cittadini sappiano di chi è la responsabilità del depotenziamento dell’ospedale di Eboli: del presidente della Regione, Vincenzo De Luca; poi di tutti i suoi assessori; quindi di tutti i consiglieri regionali della sua maggioranza. Ma non saranno esenti da responsabilità tutti coloro che non si opporranno ad una decisione scellerata per il territorio dell’intera Piana del Sele, del Calore e degli Alburni. Per questo anche i consiglieri regionali di minoranza dovranno rispondere ai cittadini, se avalleranno la decisione». Conte spiega il punto di vista ebolitano: «Non mettiamo in discussione la ristrutturazione o il potenziamento dell’ospedale di Battipaglia, operazione contro cui non abbiamo, ma della decisione di ridurre l’ospedale di Eboli a presidio territoriale senza posti letto. Pensiamo che avrà delle gravi responsabilità anche il Governo nazionale, se finanzierà l’operazione senza tenere conto delle esigenze reali del territorio». Ripartono dunque le proteste e le rivendicazioni, vediamo se stavolta ci sarà ancora chi non prenderà posziione, visto che nell’ultima occasione di contrapposizione con il presidente De Luca sulla sanità non tutte le forze politiche ebolitane avevano difeso la città ed il suo ospedale. «Cosa può fare un Sindaco – prosegue Mario Conte, se non quello che ha già fatto? Possiamo impugnare gli atti: lo abbiamo già fatto per quello precedente e lo faremo ancora per quello attuale. Possiamo ancora organizzare delle giustificate manifestazioni di protesta. Convocheremo, infatti, già a metà della prossima settimana, il Comitato cittadino costituitosi in difesa dell’ospedale per decidere eventuali altre e più forti proteste. E lanceremo una petizione popolare, una raccolta di firme estesa da Eboli a tutti i comuni della Valle del Sele i cui abitanti da quasi cento anni sono stati ben assistiti, operati e curati nell’ospedale di Eboli. Daremo battaglia fino in fondo. E insieme al Comitato decideremo se vi sono ulteriori azioni da poter mettere in campo».