di Eugenio Verdini
Conclusa la penosa autopsia ieri, il funerale di Francesco Pio D’Amaro, il bambino di poco più di un anno vittima di un’aggressione ad opera di due cani in località Campolongo, è programmato per questa mattina. Così alle 12, nella chiesa dedicata ai Santi Giuseppe e Fortunato, nella località Aversana, il sacerdote don Franco celebrerà il rito funebre religioso per l’ultimo saluto ad un piccolo angelo innocente, strappato alla vita a soli 13 mesi di età. Contemporaneamente Eboli e Salerno saranno due città legate da un triste destino, dal ricordo di un bambino divenuto un angelo in una normale, ma drammatica, mattinata di aprile. L’una, Eboli, città a lutto, come anticipato dal primo cittadino e confermato ieri, in concomitanza con il giono dei funerali del piccolo Francesco Pio, appunto oggi; l’altra, Salerno, città pronta ad accogliere nel cimitero la salma da tumulare di Francesco Pio. Aveva preso l’iniziativa direttamente il nonno della piccola vittima, rivolgendosi personalmente al sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, affinché la salma del nipotino così tragicamente scomparso venisse accolta ed ospitata proprio nel cimitero del capoluogo, dove sarebbero già sepolti alcuni suoi familiari. Ed infatti ieri mattina la Giunta Comunale di Salerno ha concesso l’autorizzazione alla sepoltura del piccolo Francesco Pio nell’area denominata “Campo degli Angeli”, dove si trovano già le tombe di altri bambini scomparsi. Naturalmente la proposta di deliberazione votata ieri mattina dall’esecutivo comunale di Salerno è stata approvata all’unanimità dai presenti. «Ringrazio il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli – si legge in una dichiarazione rilasciata dal nonno di Francesco Pio D’Amaro -, perché ha accolto un desiderio che aveva prima di tutto mia figlia, la mamma di Francesco Pio. È stata sua la volontà di far seppellire mio nipote a Salerno, perché stesse accanto ad una zia recentemente scomparsa ed agli altri parenti. Il sindaco della città di Salerno ha fatto un gesto di grande umanità». Ieri, una volta conclusosi l’esame necroscopico, che era stato ordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno, per i familiari c’è stata la possibilità di vedere il bambino per salutarlo un’ultima volta, pur con il cuore comprensibilmente distrutto per la perdita di Francesco Pio. Oggi, almeno per un giorno, l’attenzione è tutta dedicata all’estremo saluto per un bambino che aveva voglia e diritto di vivere. Per un giorno saranno dimenticate le indagini e persino qualche polemica, veicolata anche attraverso i social, dove esperti ed appassionati stanno tentando di capire, ed a volte indicare, cause e responsabilità. Almeno per un giorno tutti farebbero bene a dimenticare anche i nomi degli indagati, per rispettare il dolore di genitori e familiari che hanno diritto a piangere il bimbo, anche se poi saranno indagati.