di Monica De Santis
“Ieri (giovedì per chi legge, n.d.r.) al Consiglio Comunale di Cava de’ Tirreni si è scritta una altra brutta pagina. Il consigliere Marcello Murolo propone sette emendamenti con parere favorevole contabile tagliando del 10% gli stipendi di tutta la macchina politica utilizzando queste risorse per aiutare il sociale dove da tempo la città attende risposte. Giovani, anziani e disabili queste alcune voci”. A parlare è Filomena Avagliano consigliera del Comune di Cava de’ Tirreni che commenta così ciò che è successo nel corso dell’assemblea cittadina… “La maggioranza vota incomprensibilmente con parere contrario agli emendamenti. Io sono scioccata ed ho espresso con parole durissime in consiglio la mia posizione perché, tagliando del 10% gli stipendi di tutta la macchina politica, si sarebbero potuti immettere fondi nel sociale ed ho votato favorevole a tutti e sette gli emendamenti in quanto giusti sia sul piano morale che su quello politico e contabile. Certamente non sono la vestale di nulla né la depositaria della verità sulla disabilità, ma come ben tutti sanno vivo la disabilità tutti i giorni come tecnico, come madre e come politico e credo che ho tutto il diritto di esprimere il mio parere e di lottare per quello in cui credo e né l’ironia né il sarcasmo mi vedrà arretrare di un passo. – prosegue la Avagliano – La brutta immagine che la maggioranza è riuscita a trasmettere alla città è che con quest’atteggiamento da fuga delle responsabilità si è davvero toccato il fondo. A volte quando si tocca il fondo, c’è la possibilità di risalire; in quest’occasione, non vedo neanche questa possibilità”. Anche il consigliere Luigi Petrone, a nome del gruppo de La Fratellanza è intervenuto sull’argomento spiegando che… “il costo della crisi non possono pagarlo solo i più fragili, né gli operatori di questo settore. È inconcepibile che chi amministra questa città pensi di poter continuare a godere di “indennità”, se pur legittime, senza ridurle ragionevolmente del 10% e risparmiare invece sui bisogni dei cittadini. In gioco c’è la tenuta del “Sistema Sociale” di questa città, continueremo a batterci per salvaguardare i diritti dei nostri concittadini più “deboli”. Il Bilancio di previsione 2022-2024, approvato, evidenzia fattori di squilibrio tali da mettere a rischio la certezza che l’Ente possa assicurare l’assolvimento delle proprie funzioni. Incertezza che lascia trapelare dubbi sulla corretta conduzione dell’attività politica. Sono state poste in essere, dall’Amministrazione Servalli, azioni volte al “riequilibrio” che non sono attendibili né non sono rispondenti al principio della veridicità e correttezza. Pertanto, a chiusura esercizio 2022, ci saranno senz’altro delle sforature di spese e ci ritroveremo il prossimo anno a deliberare dei “fuori bilancio”. Per tutto questo, riteniamo che il bilancio di previsione 2022/2024 è da ritenersi inattendibile”.