«Ci sono tanti modi per complicare la vita alle famiglie! Ora a partecipare concorrono anche i Consigli d’istituto, che, presi dalla smania dell’imitazione esterofila, “deliberano” che i bambini debbano indossare “divise distintive”». La denuncia arriva da Aniello Salzano, Coordinatore Popolari e Moderati in merito alle disposizioni scolastiche in vigore. «La scuola dell’obbligo è gratuita, e lo è per tutti, senza distinzione alcuna. Lo Stato pertanto assicura i libri di testo ai bambini della primaria. Insomma si mette tutti sullo stesso piano e queste misure alcuni le condividono, tanti altri le ritengono altamente ingiustificate: sostengono, infatti, che esse, utilizzate in modo universale, alla fine concorrono a sottrarre risorse ai meno abbienti, risorse che potrebbero aiutare le famiglie in seria difficoltà – ha aggiunto Salzano – Ma se e quando lo Stato ti aiuta, ecco che a creare danni ai ceti disagiati intervengono le decisioni alquanto strambalate di alcune scuole, mediante l’assunzione di provvedimenti che di fatto “obbligano” le famiglie a fornire divise distintive ai propri figli, costringendole così a spendere quanto hanno risparmiato con il mancato acquisto dei libri di testo. Semmai molto di più. Il motivo del provvedimento? Evitare lo sfoggio di capi firmati e le eventuali sfilate di eleganza tra bambini. Eppure basterebbe prevedere per tutti un semplice grembiulino, molto poco costoso, come si è fatto per tanti anni. Evitando in tal modo di gravare ulteriormente sui redditi delle famiglie sottoposte ad ogni inizio di anno scolastico a veri e propri salassi per l’acquisto di zaini, di quadernoni, di astucci per penne e matite etc.…, specie in un momento così complicato tra recessione, aumento dei prezzi e crisi economica». Per il coordinatore di Popolari e Moderati «non convince la tesi di chi sostiene che in tal modo si vuole creare uno spirito di appartenenza, soprattutto quando esso deve poggiare sui bilanci delle famiglie. Ritengo che le decisioni dei Consigli d’istituto non hanno tenuto conto che in una famiglia possano esserci anche più di due scolari e che dunque sarebbe stato più opportuno rifletterci meglio. Comunque va detto che, trattandosi di scuola dell’obbligo, non può, naturalmente, esserci alcun obbligo, anche se si rischiano situazioni incresciose all’interno di una stessa classe – ha aggiunto – Insomma auspichiamo che nell’attesa delle lunghe file per l’acquisto dei completi stemmati, chi di competenza ci rifletta, rinunciando a vezzi e tendenze esterofile, mettendo così a tacere le molte lamentele di tanti genitori. Se c’è qualcosa che non va “divisa” questa è la scuola!».
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