di Andrea Pellegrino
Il Palazzo è sempre più offuscato. Bei tempi quando tra fine novembre ed inizio dicembre, iniziavano gli sfottò sui consiglieri comunali ricchi e poveri. Tutto finisce, purtroppo. Anche la trasparenza. Peccato che la pubblicazione dei redditi dei consiglieri comunali e degli amministratori debbano essere pubblicati per legge, con o senza la presenza di Vincenzo De Luca alla guida di Palazzo di Città. Anche con Napoli sindaco, per intenderci, il sito e la sezione amministrazione trasparente devono essere aggiornati lo stesso. Lo sa bene la segretaria comunale, responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione. «I termini previsti per la pubblicazione di quanto richiesto sono di tre mesi dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento dell’incarico e per i tre anni successivi alla cessazione del mandato o dell’incarico, ad eccezione delle informazioni riguardanti la situazione patrimoniale e, ove consentita, la dichiarazione del coniuge non separato e dei parenti entro il secondo grado, che restano pubblicate fino alla cessazione dell’incarico o del mandato. Decorsi questi termini, i dati e i documenti sono accessibili ai sensi dell’art. 5». Forse una dimenticanza, o forse una distrazione. O forse troppo lavoro, da parte del funzionario addetto, nel dover tenere a bada le commissioni consiliari. Effettivamente al terzo piano, nella stanza delle commissioni, il lavoro si è triplicato.