Brigida Vicinanza
Dopo il danno, la beffa. Filomena Lamberti non solo ha dovuto rivoluzionare la sua vita, facendo i conti con il suo “nuovo” corpo. Non solo ha dovuto subire quella sentenza al marito che non le ha dato giustizia per davvero, ma adesso deve fare i conti anche con i problemi economici. Da sempre, ha lavorato con il marito infatti nella pescheria di loro proprietà, dividendo fatica e stenti e ora non può lavorare, o meglio avrebbe diritto ad un assegno di mantenimento da parte dell’ex, considerando che all’epoca del procedimento penale l’avvocato che l’ha assistita non ha richiesto nemmeno un risarcimento danni. Quello stesso mantenimento scritto solo su carta, che effettivamente non è mai arrivato. Circa 500 euro che andavano a sommarsi a una pensione di invalidità (a Filomena è stata riconosciuta infatti una invalidità del 74%) di 270 euro circa. Adesso è in corso però ancora il procedimento civile e Filomena assistita dalla civilista Adele De Notaris, legale di Spaziodonna, sta provando ad ottenere il necessario per vivere. “Abbiamo dovuto rimodulare l’assegno di mantenimento per poter ricevere quel poco dall’Inps, che non ci era stato riconosciuto inizialmente proprio perchè con i 500 euro dichiarati ma che comunque non venivano percepiti dalla mia assistita – ha dichiarato l’avvocato – si superava il reddito annuo e quindi la signora Lamberti non riusciva a percepire nemmeno quei pochi soldi per invalidità dopo che l’ex marito aveva anche prosciugato i risparmi messi da parte con la fatica della donna, circa 60mila euro, ma andremo avanti”.