di Arturo Calabrese
Non si placano le polemiche sulla vicenda del parroco di Albanella don Carlo Ciocca. Il don, molto attivo sui social anche con propri pareri sulla politica nazionale ed internazionale, aveva concesso alcuni locali della chiesa, il centro studi San Gennaro, per lo svolgimento del congresso cittadino di Fratelli d’Italia.
Tante sono state le critiche da parte dei cittadini di Albanella che non hanno visto di buon occhio la decisione del curato, non tanto per il colore partitico dell’evento, quanto per la connotazione politica di un qualcosa che si è svolto nei locali ecclesiastici.
Lo stesso don è intervenuto sui social network ma non lo ha fatto per portare la parola di dio, per invocare la pace, per dare un segnale ai propri fedeli. Lo ha fatto per offrire un consiglio omeopatico. “Per il bruciore anale – il commento del parroco Carlo Ciocca – consiglio l’aloe vera”.
Parole che ovviamente hanno scatenato l’ira e l’indignazione dei fedeli ma anche, o soprattutto, un sentimento di spaesamento per una caduta di stile da parte di chi rappresenta un ruolo e non solo spirituale per la comunità.
Una frase, affidata ai social network e rivolta ai detrattori, che ha spinto anche una parlamentare ad intervenire.
Si tratta della senatrice del Movimento 5 Stelle Felicia Gaudiano, rientrata recentemente a Palazzo Madama dopo la prematura scomparsa dell’omologo Francesco Castiello. Nel suo scritto, invita don Ciocca a chiedere scusa:
«A malincuore devo intervenire su una situazione che si è creata in questi giorni e mi riferisco al messaggio pubblicato su facebook dal nostro parroco di Albanella, Don Carlo Ciocca – scrive – conosco molto bene Don Carlo, una persona perbene, un parroco dedito alla propria missione, sempre presente e disponibile per tutta la nostra comunità. Però, mio malgrado, devo intervenire non tanto per il ruolo che svolgo in Senato, ma come cittadina e cattolica della comunità di Albanella. Il post pubblicato ha offeso tutta la comunità di Albanella, sia sotto l’aspetto umano, morale e religioso.
Le dichiarazioni di Don Carlo sono un vero e proprio “scivolone”, un po’ dettate dai toni dei vari commenti, un po’ per istinto, hanno creato e generato in tutta la comunità di Albanella un clima di tensione e di amarezza. Ripeto Don Carlo è una persona perbene, ma si è lasciato andare in questo commento colorito, offensivo e poco garbato. Chiedo a Don Carlo per la persona squisita e umile che conosco di fare le dovute scuse a noi tutti cittadini».
Qualche cittadino, a onor del vero, sui social difende il parroco, mettendo in discussione la fede dei commentatori basandosi sull’assiduità nel frequentare le messe. “Come ogni mattina da 4 anni – dice una fedele che vanta una frequentazione decennale – sono stata in chiesa e non ho visto nessuno di voi, puntare il dito è molto facile”.