Grande novità nel centro storico di Agropoli: la chiesa della Madonna di Costantinopoli è oggetto di lavori di restauro. Il parroco Don Carlo Pisani, soddisfatto dell’inizio dell’intervento, racconta e descrive le bellezze che quella chiesa conserva, a partire dalla statua raffigurante Maria, ricca di significati e simbologie. Un pensiero viene anche rivolto alla società odierna e al ruolo della chiesa.
Lavori al via alla chiesa della Madonna di Costantinopoli: si sta restaurando il simbolo di Agropoli…
“La chiesa necessitava di questo intervento sia perché gli ultimi interventi più importanti risalgono ormai a una cinquantina d’anni. La sua posizione (sul promontorio affacciato sul mare, ndr) se da un lato la rende suggestiva ed unica dall’altro la rende particolarmente vulnerabile perché esposta alle intemperie quindi si è reso necessario questo intervento di ripristino, che parte dalla facciata principale e poi riguarderà anche le altre due laterali e il retro. Una serie di interventi che riguardano anche elementi in metallo come il finestrone istoriato, le ringhiere, i supporti delle campane. Insomma, tutta una serie di interventi urgenti che non erano più procrastinabili. Abbiamo atteso a lungo e rimandato per una serie di circostanze non favorevoli, ma ora si sono create delle congiunzioni tali che ci hanno permesso di iniziare questo questi lavori”.
Lavori che si rendono concreti anche grazie alla comunità di Agropoli…
“Quando abbiamo iniziato a parlare dell’idea, subito è arrivata una risposta da parte dell’architetto che ha curato la progettazione: si tratta dell’architetto Antonio Abbruzzese che si occupa proprio di restauro in un importante studio di architettura di Napoli, da parte della ditta dell’amico Francesco Quaglia che si è resa disponibile anche a offrire una parte dei lavori gratuitamente e poi in contemporanea abbiamo realizzato il DVD sulla storia la tradizione la devozione alla Madonna di Costantinopoli che ha costituito l’inizio di questa raccolta fondi”.
Raccolta fondi che è ancora in corso?
“Certo. Lo è per sopperire alla parte che riguarda che di competenza economica della comunità parrocchiale il mio appello si è rivolto a tutti gli agropolesi, a tutti coloro che sono innamorati della Madonna di Costantinopoli: abbiamo avuto già qualche prima risposta, ma c’è ancora tanto da fare perché gli interventi sono molteplici. La riqualificazione riguarda anche l’umidità in risalita, oltre quella che ormai si è infiltrata attraverso gli intonaci deteriorati e quindi una spesa importante che vedrà nei prossimi mesi ancora impegnata la comunità nella raccolta fondi. Ovviamente per una questione di trasparenza, provvederemo costantemente ad aggiornare gli agropolesi sullo stato di avanzamento e dei lavori e delle raccolte attraverso i social della parrocchia”
Importante anche ciò che è contenuto all’interno della Chiesa oltre alla statua, raffigurante la Madonna che è quella, quell’effigie che viene portata in processione sul mare…
“L’immagine della Madonna di Costantinopoli è carica di valori religiosi. È un’immagine che con il suo apparato iconografico immediatamente allo sguardo esperto richiama l’oriente perché è modellata sulla tipologia della cosiddetta odigitria, cioè di questa icona che veniva venerata in un santuario della città di Costantinopoli anche detta “Madonna che indica la via” e così la nostra statua ripete questo modello da un lato mostrando Gesù dall’altro con il dito appunto indicando la via. L’altra particolarità, non visibile a tutti, è che sia una Madonna in cammino. Non è statica, ma le sue gambe e i suoi piedi accennano un passo e poi accanto ha la piccola riproduzione appunto della città di Costantinopoli in fiamme per cui richiama il patrocinio di Maria sulla città, ma in realtà il patrocinio di Maria è sulla città che è abitata da dai fedeli, quindi su ogni città in cui vivono i credenti e questo è il tesoro sicuramente più prezioso di tutta la chiesa e non a caso troneggia sulla sull’altare maggiore. Ci sono poi anche altri elementi, tipo ad esempio le acquasantiere che provengono dall’antica chiesa del Convento di San Francesco che rappresentano San Francesco e Santa Chiara. C’è l’altare marmoreo con gli intarsi del Settecento napoletano. È una piccola chiesa, quasi una cappella, che mostra tutta la sua bellezza l’importanza che ha avuto nel corso dei secoli per la comunità agropolese”.
In ultimo, un pensiero alla società odierna nella quale vengono mancare tanti valori tra cui quello più importante e cioè la pace. Quale è il ruolo che può giocare la chiesa?
“Io partirei proprio dall’immagine della Madonna di Costantinopoli, perché è un’immagine che racconta di un’unità tra Oriente ed Occidente. Racconta di un ponte, racconta di quello che Giovanni Paolo II definiva i due polmoni della cristianità: l’oriente Cristiano e l’occidente Cristiano, quindi racconta fin dall’inizio questa immagine di universalità e di quel bisogno che gli uomini hanno di vivere relazioni tra di loro in modo autentico e pacifico. Il messaggio evangelico che ancora oggi la chiesa proclama è sicuramente il messaggio della riconciliazione e della pace con Dio e fondandosi su questa anche tra gli uomini, per cui il bisogno di pace di bisogno di riconciliazione di andarsi incontro è pienamente incarnato nella figura di Maria. È pienamente incarnato, poi, nella vita di ogni credente. Gesù dice: “fra le beatitudini, beati gli operatori di pace perché di essi è il regno dei cieli”.