di Monica De Santis
Sul tema del green pass che dal prossimo 6 agosto diventerà obbligatorio per tutti coloro che vorranno accedere a determinati servizi, mercoledì mattina, nel corso dell’incontro svoltosi all’ordine dei medici di Salerno è intervenuto anche il dottor Domenico Della Porta, Direttore del Dipartimento provinciale di Prevenzione e Sanità Pubblica dell’Asl di Salerno… “E’ vero esibire il green pass dal prossimo 6 agosto sarà un obbligo, ma un giusto obbligo perchè si sta cercando di tutelare la salute pubblica. In tanti dicono che serve una legge per rendere obbligatorio ciò che il governo ha deciso nell’ultimo Dpcm, ma non è proprio così. O meglio non c’è bisogno di una legge che possa andare verso questo indirizzo, perchè in realtà esiste già. Se proviamo a decidere sull’obbligatorieta del green pass e diamo la possibilità ai datori di lavoro di gestire l’accesso alle loro attività private o pubbliche, prive o con green pass, la normativa in vigore, parlo della 81 del 2008, all’articolo 20, dice proprio che è il datore di lavoro, sentito il medico competente ad attivare i percorsi di obbligatorietà per le misure di prevenzione, per il mantenimento dello stato di salute dei suoi dipendenti. – prosegue ancora il dottor Della porta – Quindi per tutelare le proprie aziende ed i propri dipendendi gli stessi datori di lavoro, applicando la normativa in vigore del 2008 potrebbe decidere che i loro dipendenti se vogliono continuare a lavorare, devono vaccinarsi. Noi ci troviamo di fronte ad una campagna di vaccinazione uguale a tante altre campagne. Esistono nel nostro paese le vaccinazioni obbligatorie, le vacinazioni raccomandate e quelle facoltative, nel caso specifico della vaccinazione contro il Covid, ritengo che non ci sia bisogno di una legge che integri quelle attuali, ma solo di un indirizzo da far seguire ai datori di lavoro. – spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl – E questo non è solo un mio pensiero, si pensi che anche l’ex procuratore della Repubblica, Raffaele Guariniello, ha affermato che non c’è bisogno di una legge che integri le attuali e che con il green pass c’è la possibilità di lavorare in sicurezza e quindi se si lavora in sicurezza si garantisce sicurezza. Certo resta il problema di quelli che non lavorano o lavorano a nero e su queste persone si deve fare una buona campagna d’informazione facendo capire che la vaccinazione serve a garantire e a tutelare la salute dell’intera società. – conclude Domenico Della Porta – Non si tratta di un obbligo ma di un diritto alla salute, quindi se una persona non ha il green pass, perchè non si è vaccinato, è ovvio che provoca e compromette il diritto alla salute, sia e delle persone che frequenta. Ecco perchè se si parte dai datori di lavoro e si fa si che siano loro a decidere sul vaccino e sulla tutela dei propri dipendenti, applicando la legge della tutela e sicurezza della salute pubblica, già in essere per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, avremo sicuramente un numero più alto di persone vaccinate e riusciremo a raggiungere l’immunità di gregge molto prima del previsto”.
1 Commento
innanzi tutto è un decreto legislativo, per la precisione, che contiene svariati articoli, i quali moltissimi datori di lavoro ignorano, in particolare il 36 che detta l’obbligo al datore di lavoro che provveda, altresì, affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione:
a) sui rischi specifici cui è esposto in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia;
b) sui pericoli connessi all’uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica;
c) sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate. quindi?
Comments are closed.