Restare bloccati in un’ascensore non è già un episodio piacevole. Se poi ci mettiamo che a rimanere bloccato è un giovane disabile in carrozzina e l’ascensore in questione è quella dell’Asl di via Vernieri la situazione si complica ulteriormente. Il giovane salernitano, mercoledì mattina, si è recato presso gli uffici dell’azienda sanitaria locale di via Vernieri per sottoporsi ad una visita specifica, proprio per poter ottenere delle certificazioni riguardanti la sua condizione di disabilità, presso uno degli uffici competenti che proprio di questo si occupa. Dopo essere entrato nell’ascensore – accompagnato dai genitori – ed aver premuto il pulsante di salita al piano superiore, l’elevatore si è improvvisamente bloccato, lasciando intrappolata la famiglia per circa 15 minuti. I rumori provenienti dal piano hanno attirato l’attenzione del dottor Tramontano, che ha lo studio sullo stesso pianerottolo, e che immediatamente si è attivato per riuscire a liberare il ragazzo ed i suoi genitori. Dal piano inferiore è poi giunto anche un dipendente dell’Asl che ha aiutato nelle operazioni. Ci ha pensato poi il padre del giovane ad aprire, con le mani, le porte scorrevoli dell’ascensore: grazie poi all’aiuto del dottore Tramontano che è ha collaborato nel liberare il ragazzo, doppiamente in difficoltà, a causa della presenza della carrozzina, l’incubo è finito. A quanto pare, ed è quanto ha indignato il giovane e la sua famiglia, i problemi all’ascensore erano cosa risaputa nella struttura, ma nulla era stato fatto per avvertire del pericolo di blocco dell’elevatore. «E’ possibile – si chiede il protagonista della disavventura, che ha chiesto di restare anonimo – che in una struttura così importante come l’Asl si pecchi perfino sulla manutenzione degli ascensori? Soprattutto in uno degli uffici più delicati come quello che si occupa del rilascio delle pratiche per i disabili». Insomma, storie di ordinaria assurdità a Salerno dove anche dentro la struttura sanitaria per eccellenza si corrono dei rischi. (man)
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