Diritto della persona e della famiglia, parla il giudice De Filippis - Le Cronache
Attualità

Diritto della persona e della famiglia, parla il giudice De Filippis

Diritto della persona e della famiglia, parla il giudice De Filippis

di Pina Ferro

“Divorzio, filiazione, matrimonio same-sex, procreazione assistita, adozioni, successioni e tanto altro ancora”. E’ quanto contiene il volune scritto dal giudice Bruno De Filippis e dagli avvocati Gian Ettore Gassani e Cesare Rimini da poco nelle librerie. Bruno de Filippis, magistrato dal 1978, (attualmente Presidente Sezione Civile Corte di Appello di Salerno) è autore di numerosissime opere giuridiche, pubblicate dalle maggiori case editrici nazionali, direttore e curatore di collane. Il magistrato salernitano più volte è stato ascoltato come esperto di diritto di famiglia dalla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, ha collaborato alla stesura di leggi, tra cui la 54/2006, in tema di affidamento condiviso dei figli nella separazione e nel divorzio. Ha presieduto o ha partecipato come relatore ad innumerevoli convegni in svariate località italiane, inoltre ha diretto l’attività di commissioni di studio per la riforma del diritto di famiglia ed elaborato progetti di riforma per il riconoscimento dei diritti delle coppie non matrimoniali e delle coppie composte da persone dello stesso sesso, dei minorenni adottati nelle forme dell’adozione in casi particolari, dei nati da madri che non intendono essere nominate e delle persone che ricorrono alle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Un lavoro a sei mani, giudice De Filippis, dove l’attenzione viene incentrata su un tema di grande importanza: il diritto di famiglia… «Il mio “fidanzamento” con il diritto di famiglia dura dal 1986, quando, giovane magistrato, fui destinato alla prima sezione civile del Tribunale di Salerno. È quindi la storia di un lungo amore, mai soggetto a crisi e tanto meno a separazione o divorzio.Non è stato difficile innamorarsi di questa materia, tra tutte quelle della branca la più bella, capace sempre di rinnovarsi e interessare. Il mio primo libro in tema fu stampato nel 1993 (continuando la metafora, potrei dire il primo figlio). Ad esso ne sono seguiti molti altri: al momento le mie pubblicazioni sono 95. La stragrande maggioranza è costituita da scritti in materia di famiglia, ma non mancano romanzi, scritti negli ultimi anni, e opere divulgative. Nel mio ormai lungo percorso, oltre le pubblicazioni, ho presieduto convegni e sono stato relatore in ogni parte d’Italia, sono stato più volte convocato e ascoltato presso Commissioni parlamentari e ho collaborato alla stesura di importanti testi di legge. Credo molto nella collaborazione e nell’interazione con altri Autori, che sempre mi ha arricchito. I convegni che ho presieduto o cui ho partecipato sono stati spesso occasione per conoscere altre persone, stringere legami e, a volte, costruire amicizie». Come nasce il progetto di questo ultimo lavoro redatto a sei mani? «Da uno di questi incontri è nata l’idea di un libro scritto a sei mani, con l’avvocato Rimini, decano del Foro di Milano e l’avvocato Gassani. In particolare, è sembrato giusto confrontare, sulle varie materie, i punti di vista di un magistrato e due avvocati, tradizionalmente abituati a vedere le cose da versanti, non opposti, ma diversi. L’avvocato Cesare Rimini, oltre a essere uno degli avvocati familiaristi più noti e stimati, è una fonte inesauribile di aneddoti “giuridici”, tratti dalla sua lunghissima esperienza. Anche questa sua “dote” è stata trasfusa nel libro e ha contribuito a che possa essere letto piacevolmente». Il diritto di famiglia, un tema di grande importanza e sempre in grande evoluzione… «Se si chiede ad un giovane e (perché no) brillante neolaureato in giurisprudenza quale è la materia che più gli è piaciuta e la branca in cui preferirebbe operare, è molto probabile che indichi il diritto delle persone e della famiglia. Le ragioni della risposta sono molteplici. Il matrimonio, la convivenza, i rapporti con i figli sono il centro dell’esistenza ed il perno intorno al quale tutto il resto ruota. Sono ciò che dà, unitamente al lavoro, identità e sostanza alla persona. Chi se ne occupa si colloca e si sente al centro della vita e della realtà. La nostra società è cambiata profondamente nel 1970, con l’introduzione del divorzio ed in essa non vi è stata rivoluzione più importante di quella del 1975, allorché la riforma attuò il precetto costituzionale della parità dei coniugi, togliendo al marito la millenaria qualità di “capo della famiglia”. Tutte le volte che ci siano appassionati e divisi su grandi temi (interruzione della gravidanza, procreazione assistita, unioni civili, adozione da parte dei single, affidamento dei figli nella separazione e nel divorzio, mantenimento del coniuge divorziato, amministrazione di sostegno), l’oggetto era costituito da un argomento di diritto delle persone e della famiglia. Non a caso, il libro primo del nostro codice civile ha per titolo il diritto delle persone e della famiglia e dedica a questo argomento i suoi primi 455 (!!) articoli. La materia è in continua evoluzione. Essendo legata alla vita ed alla società, due motori che non restano mai fermi, anche il diritto che se ne occupa si trasforma di continuo. Le trasformazioni sono rilevantissime a distanza di decenni (si pensi all’omosessualità che fino alla metà del secolo scorso era considerata una “malattia”), ma sono evidenti anche dall’oggi al domani. Di qui l’urgenza di essere informati, urgenza che non appartiene solo agli addetti ai lavori, ma a tutti i cittadini figli del loro tempo. Questo libro vuol dare un contributo all’informazione “per i non addetti ai lavori” (ma non solo per essi) e intende farlo in modo leggero, con un testo di scorrevole lettura. Non un trattato, ma un affresco informativo, scritto a sei mani da operatori di larghissima e nota esperienza nel campo, che conducono per mano il lettore attraverso una lettura seria e contenutistica delle norme, costellata da aneddoti, pillole di esperienza, fatti concreti, idonea a determinare una non comune comprensione della materia. Il libro, adeguandosi agli argomenti trattati, non li illustra solo per quanto riguarda il passato ed il presente, ma li proietta nel futuro. Animato dallo spirito riformatore dei suoi autori, che ha già dato rilevanti contributi e prove di sé nell’elaborazione di nuove leggi, guarda sempre un po’ oltre ed immagina come l’attuale evoluzione possa continuare e come il diritto delle persone e della famiglia potrebbe trasformarsi (e trasformarci) nei prossimi anni. Non si può escludere che anche questo volume contribuisca a determinare o accelerare i cambiamenti che sono già dentro la natura delle cose. Molti libri giuridici pubblicano interi codici o parti di esso. Per i continui mutamenti di cui si è detto, nelle imponenti librerie dei giuristi è consueto trovare, l’uno accanto all’altro, codici napoleonici e preunitari, codici anteriori alla riforma del 1975 e del 2012-2013, codici anteriori e successivi alla riforma dell’affido condiviso del 2006, codici aggiornati al 2018, al 2019 o al 2020. Solo in questo volume è tuttavia possibile trovare e sfogliare il codice del 2040, una sfida ambiziosa al corso del futuro».